Un vero e proprio esercito forte di oltre ottantamila persone, in larga maggioranza donne. Si tratta degli ultra sessantacinquenni della provincia di Avellino che, con Benevento, detiene il primato sul maggior numero di anziani della Campania. Quasi il 18 per cento della popolazione. Significa che per ogni cento giovani in età 0-14 anni, ad Avellino e provincia ve ne sono 105 con un’ età dai 65 anni in su. Una quarantina le strutture che a livello provinciale si occupano di assistenza agli anziani. Si va dalle case di riposo, alle cliniche geriatriche, ad alcune (poche) strutture di volontariato puro come la Cooperativa Irpina Assistenza Anziani di Via Annarumma, attiva da oltre ventanni dal febbraio 1981. Per molti, quello degli anziani, è diventato un vero e proprio business, quello dei fondi comunali destinati, sempre più copiosamente, in particolare allassistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti. Per la Cooperativa Irpina Assistenza Anziani di Avellino (CIAA), che fa capo alla Caritas, non è così. Una trentina i soci che da ventanni stanno insieme per fornire agli anziani unalternativa alla solitudine, per farli sentire utili alla società inserendoli in un contesto dove possa diventare vivo lo scambio fra la loro esperienza e quella delle giovani generazioni. Il tutto volontariamente, senza fini di lucro, auto-tassandosi per poter sostenere tutte le attività socio culturali con lanziano come protagonista principale. «Gli anziani - afferma Alfonsina Nazzaro responsabile della CIAA - sono una risorsa indispensabile per le nuove generazioni, per tutta la società. Fra i volontari molti sono infatti i giovani che invitiamo a partecipare alle nostre iniziative». La CIAA assiste attualmente un cinquantina di anziani; il più giovane ha 70 anni, il più vecchio 96; svolge la propria attività presso una struttura donata nel 1987 dallassociazione Italo-Scozzese cattolico-anglicana CO.CA.IS. La struttura è attrezzata come centro di accoglienza diurno (dal lunedì al venerdì dalle 9-21). Durante la giornata, anche con lausilio di alcuni obiettori di coscienza, si svolgono le più varie attività culturali che poi sfociano in iniziative pubbliche aperte alla città. Alcune settimane fa, ad esempio, la CIAA tenne una mostra fotografica sul tema del matrimonio, con fotografie degli inizi del 1900. Altrettanto famoso è lannuale concorso di poesia e le iniziative che tendono al recupero della memoria degli anziani, quale la pubblicazione di un libro di ricordi sul bombardamento di Avellino. Presso la sede della CIAA opera anche il Centro Territoriale per leducazione agli Adulti, facente capo al Provveditorato agli Studi di Avellino, con insegnanti provenienti dalla Scuola Media Leonardo Da Vinci di Avellino. È in via di allestimento una biblioteca, con libri donati da privati cittadini. Mancano attualmente gli scaffali per sistemarli al meglio, ma esiste una sala lettura dove è possibile, anche per i giovani, studiare in tranquillità. Simbolo della CIAA è «Il Ciclamino», qualcosa che non invecchi mai. È proprio vero che per sentirsi giovani, letà anagrafica non conta nulla. Particolarmente accorato è lappello ai giovani di Alfonsina Nazzaro, responsabile della CIAA. «Oggi assistiamo sempre più - afferma - ad un volontariato del tipo "mordi e getta", qualcosa che si fa sullonda dellemozione di un momento e poi si passa ad altro. Da noi si può fare qualcosa di più perché non si tratta di fare assistenza e basta: da noi si vive in una piccola comunità, dove si può dare ma anche ricevere molto in termini di esperienza e di rapporti umani che sempre più diventano sfuggenti nella nostra società. Per prendere contatto con il centro telefonare al n. 0825-31756.
Pubblicato su Il Mattino - edizione di Avellino - del 15-6-2001
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