I SOGNATORI DI VERONA: DON MARCO E DON ROBERTO DELLA PARROCCHIA SAN NICOLO’ ALL’ARENA.
a cura di Carlo Castellini
I SOGNATORI DI VERONA: DON MARCO E DON ROBERTO DELLA PARROCCHIA SAN NICOLO’ ALL’ARENA. NOI ABBIAMO UN SOGNO:Che un giorno,nella nostra Arena di Verona,
uomini e donne di tutte le religioni,ebrei, cristiani e mussulmani,
cantino insieme la giustizia,e diano spettacolo di unità e di pace.
NOI ABBIAMO UN SOGNO: che nessuno che si dice cristiano,
in nome della propria fede, offenda e ferisca
le altre Chiese cristiane.
NOI ABBIAMO UN SOGNO:CHE IL Consiglio comunale
della nostra città, consideri sempre prioritarie la dignità
e le risorse degli anziani, dei malati, dei bambini,
degli stranieri, dei clandestini, degli zingari, dei senza fissa dimora.
NOI ABBIAMO UN SOGNO: che gli ordini e le congregazioni religiose
tornino come alle loro origini, a farsi voce profetica del Vangelo,
dei veri bisogni degli uomini, e delle donne del proprio tempo.
NOI ABBIAMO UN SOGNO: che un giorno nella nostra università
molti figli di immigrati, abbiano la possibilità di studiare,
laurearsi e di assumere ruoli di responsabilità al pari
di ogni altro cittadino.
NOI ABBIAMO UN SOGNO: che la nostra Chiesa di Verona,
facendo memoria del Concilio e del Sinodo,
parli la lingua dei Profeti, non si lasci corteggiare dai potenti,
e scelga di stare come Gesu’, con i piccoli e gli esclusi.
NOI ABBIAMO UN SOGNO: che le chiese della città
capolavori d’arte e di bellezza,
e tuitte le nostre parrocchie,
diventino spazi di contemplazione,
di accoglienza e di perdono. E le liturgie
siano segno e anticipo del Regno di Dio,
della civiltà dell’amore.
NOI ABBIAMO UN SOGNO:che già oggi
possa iniziare la realizzazione di questo sogno
e Tu che leggi con la tua vita, lo renda possibile.
(DON MARCO CAMPEDELLI – DON ROBERTO VINCO)
CARLO CASTELLINI
FIORISCE IL DESERTO NELLE NOSTRE CITTA’.
Fiorisce il deserto della città di Verona. – I parroci di San Nicolo’ all’Arena, don Marco Campedelli, che si occupa di Liturgia e Poesia, e insegna Religione in un liceo classico, e don Roberto Vinco, che insegna filosofia nell’ambito della formazione teologica, da anni condividono nella loro comunità di appartenenza, un cammino di ricerca e di dialogo, all’ombra del Vangelo.
Spesso i sognatori, sono stati identificati con quelli che non hanno senso della realtà, che cercano vie di fuga in un mondo troppo opprimente. Quasi un’evasione nella fantasia. Ma a ben guardare, chi sogna, possiede un senso della realtà piu’ autentico, perche’ pensa che qualcosa possa accadere, che qualcosa possa cambiare. Il sogno allora, il piu’ gratuito tra i doni, diventa un atto di responsabilità nei confronti del mondo. Sognare è dare inizio ad un progetto, spargere un seme che prima o poi germoglierà. Molti hanno sognato e sognano. Alcuni sogni hanno aperto varchi nel muro, hanno fatto rifiorire il deserto. Quarant’anni fa era il 1968, veniva assassinato Martin Luther King. Solo alcuni anni prima nel 1963, aveva pronunciato il suo “I have a dream”: “Io ho un sogno”. Nel 2008 quel sogno, almeno nella sua portata simbolica, si è realizzato.: Obama, un afroamericano, è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.
Nella Bibbia hanno sognato i profeti, i pastori, i magi, i giusti. Nel Novecento non sono mancati grandi che hanno fatto un sogno per la chiesa. Karl Rhaner, nel suo “Sollecitudine per la chiesa”, (San Paolo ,!982), scrive:”Un buon sogno non deve essere troppo fantastico”. Come a dire: deve essere tale da potersi prima o poi realizzare.
Bernard Haring inizia la sua “ Lettera pastorale di Giovanni XXIV”, (un sogno appunto)così:”Il sogno di un uomo, rimane un sogno. Ma se milioni di uomini sognano lo stesso sogno, e sono piu’ che sognatori, il mondo cambia”(in “Perche’ non fare diversamente, Queriniana, 1993). Recentemente hanno sognato perfino i cardinali, anche se quello che l’ha fatto ha la statura e il cuore di un vero profeta:Carlo Maria Martini.
Ebbene nel nostro piccolo, abbiamo sognato anche noi: una piccola comunità cristiana la cui chiesa si appoggia quasi all’antico anfiteatro, l’Arena di Verona. In un tempo come questo, , dove i sogni sono diventati rari, le profezie si sono appannate, abbiamo sentito il bisogno, l’urgenza di sognare. Due preti, un filosofo ed un poeta che con la loro comunità, cerando di ascoltare il Vento lieve dello Spirito, non rinunciano a sognare. D’altra parte non ci siamo dimenticati del passo della Bibbia dove sta scritto:”Effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni”(Gioele, 3,1).
(“FIORISCE IL DESERTO NELLE NOSTRE CITTA’” – FOCUS COMBONI MAGAZINE) – CARLO CASTELLINI. Mercoled́ 21 Gennaio,2009 Ore: 15:58 |