Poesia
AD ALDA MERINI
di Santoro Salvatore Armando
Oltre le brume del Naviglio
il fumo d’una sigaretta
fende l’aria e la intorba.
La mano scorre su un foglio
bianco:
disegna pensieri osceni
come piccoli cerchi
che sfumano dalla bocca
dopo aver aspirato
il cancerogeno miasma
d’una bionda.
La rimatrice assorbe
gli odori dell’acqua stagnante,
le impasta al tabacco,
cementifica i polmoni
e crea melodie
che impregnano
fogli e libri che alla rinfusa
ammiccano dagli scaffali
impolverati.
E dalla genialità
nasce il pensiero
che scopre la carne
che se ne sta negletta
a mostrare i capezzoli sfioriti.
Il latte dell’immensità succhio,
quasi a provare a me stesso
il gusto delle messi andate
ed il sapore del meglio che riposa,
che il sangue rimescola e riscalda
e i sensi avvince.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 30/07/2006 18.14) Marted́ 13 Gennaio,2009 Ore: 16:55 |