Cantami o diva... Così inizia il primo canto dellIliade, lopera epica in cui prima o poi tutti si imbattono durante il lungo percorso scolastico. Chi non conosce limbattibile Achille, il coraggioso Ettore lastuto Ulisse o non ha mai sentito parlare del giovane Paride, della bella Elena e dei bisticci che una mela doro scatenò sullOlimpo? Beh, i ragazzi della scuola Rizzo di Porto Empedocle conoscono così bene la storia, da essere riusciti a riscriverla in chiave rap. E invece di recitarla a memoria e senza entusiasmo, complice la professoressa Silvana Torregrossa, la cantano in classe, modificando e modernizzando il testo.
"Lidea è nata spontaneamente da Emilia, una bambina vivace, allegra e dotata di una grande ironia - dice la professoressa Torregrossa -. Lo studio dei classici è un punto fermo nel mio programma di insegnamento. Gli alunni studiano alcuni brani a memoria e, ovviamente, sentono il biosogno di guardare il tutto in chiave giovanile, come è accaduto in questo caso. Gli eroi sono stati smitizzati e lenfasi poetica è stata sminuita: gli dei sono diventati uomini di tutti i giorni nel loro brano rap". Un confronto continuo tra passato e presente che dà vita a trovate coinvolgenti e divertenti. Un modo originale per amare un po di più la letteratura. Ascolta laudio Windows media player 56k Adsl Real player 56k Adsl Il testo:
SullOlimpo si sposavano due ganzi con la cresta Quando Eris incavolata arrivò a guastar la festa Prese una mela rossa, la dorò proprio per bene E ci scrisse "ALLA PIU BELLA " sulla marca MARLENE.
RITORNELLO: Cantami o diva Del pelide Achille Lira funesta Che infiniti addusse lutti.
La gettò in malo modo sulla tavola imbandita: Tre dee focose si misero negli occhi le dita. Zeus, quel poveretto, per non rovinar la festa Fece scegliere a un citrullo senza sale nella testa. RIT: cantami...
Questo, Paride, era proprio un imbecille come tanti E portava le sue pecore a pascolar nei campi Ma purtroppo scelse lui (e portò molta iella): Die la mela ad Afrodite per avere la più bella. RIT: cantami...
Questa, oltre che sposata, era smorfiosa e gallina E scappar con quellidiota fu una cosa cretina. Lasciò il suo maritino con un bel paio di corna Che intanto si chiedeva: "Ma Elena non torna?" RIT: cantami...
Pensò: "è andata a fare jogging più di unora fa! Che sia andata con un altro? Ho capito!!! A-ah!!! Forza, forza, fratellone, presto, presto salta su! Ci sarà una bella guerra: Troia butteremo giù!" RIT.: cantami...
Quella squinzia non tornava dal suo caro Menelao Sbaciucchiava Pariduccio ed esclamava: "UAO! Questo qui ha una limousine con telefono e piscina E mi porta in discoteca dalla sera alla mattina!" RIT: cantami...
Ma purtroppo dopo anni successe un certo fatto Che altro non portò se qualcosa di brutto: Agamennone si prese una schiava per bottino Costringendola a fare i letti e a versargli del buon vino. RIT: cantami...
Questa mora era la figlia di Crise, vecchio saggio, Che per ripigliar Criseide di tesori fece omaggio. Ma Agamennone gli disse: "non me ne frega niente! Ora levati dai piedi, vecchiaccio impertinente!" RIT: cantami...
Ma Apollo (che non era una mezza calzetta) Ad aiutare il vecchio discese in tutta fretta: Accoppò un bel po di gente, la diede in pasto ai cani E poi disse: "offender Crise è una cosa da villani!" RIT: cantami...
Alla fine i cadaveri non si contavan più Ed il sire disse poi ad Achille: "bello, hei tu! Se io do la mora al vecchio, mi spetta la tua schiava: Briseide a far gli hamburger con patate è proprio brava!" RIT: cantami...
Disse il pie veloce Achille: "nemmeno per sogno! Bri è la mia schiava,sono io che ne ho bisogno!" Agamennone seccato disse: "avrai un occhio nero Se non molli la ragazza! ti dico davvero". RIT: cantami...
Achille per non far preoccupare la sua mammina Mollò la bella schiava (che era proprio carina). Se ne andò con i nervi a pezzi, e per far un dispetto, Riprese navi, uomini, capanne ed il suo orsetto. RIT: cantami...
Agamennone di questo se ne fregò altamente Perché come doveva non gli andava la mente. Non pensò, quel babbeo, che senza il pie veloce Degli esulti dei troiani si sarebbe udita voce. RIT: cantami...
Troia stava per stracciarli, quei poveri Achei Ma Patroclo, un amico di Achille, pensò: "hei! Se mi metto larmatura di Achille e faccio danno I Troiani con la fifa via di mezzo se ne andranno!" RIT: cantami...
"Sono un genio, sono un drago, che magnifica pensata!" Achille gli donò la sua armatura dorata. Poi andò nella battaglia, ma venne fatto fuori Da Ettore, leroe, con tutti gli onori. RIT: cantami...
Il servo che lo seppe disse: "come glielo dico?". Achille diventò Hulk e andò a vendicar lamico. Incavolato andò da Ettore, il valoroso troiano, E con la bava alla bocca gli disse: "ASSASSINO!!!" RIT: cantami...
Pazzo di dolore era Achille, il mister bello, Così disse ad Ettore: "ti sfido a duello!". Fecero un po di falli, giocarono sporco Ma poi pie veloce spedì il caro Ettore allOrco. RIT.: cantami...
Lo appiccicò al suo carro, strascinò quel poverino, A vederlo era un schifo: ora chi era lassassino?! Poi commosso lo die a Priamo, sire buono che non nuoce Ma alla fine finì male per Achille pie veloce. RIT: cantami...
Aveva i piedi piatti, quel biondo bellone E Paride, quel tonto, lo colpì al tallone. Non pensate che fosse bravo abbastanza: Non centrava un granaio da due metri di distanza! RIT: cantami...
Ha barato, quel babbeo, quel rompiscatole cretino! Anche io ce la saprei, con laiuto divino! Alla fine dellIliade la morale ve la dico: Questo libro è tutto sangue, nessuno gioca pulito!! Se vi dicono: "ragazzo, distruggiamo una città?" Dì di no e avverti laltro che dieci anni impiegherà!!!!!!!! RIT: cantami...
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Domenica, 29 febbraio 2004
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