Conoscere l'islam
La Moschea di Roma

di Amina Salina

Interno della Grande Moschea diRoma

Progettata dall’architetto italiano Paolo Portoghesi e inaugurata il 21 giugno 1995, la moschea di Roma è l’istituto di culto islamico più grande d’Europa.Per alcuni anni, infatti, prima dell'inaugurazione della Moschea i musulmani romani avevano il loro luogo di culto principale in una villa del quartiere Parioli in Via Antonio Bertoloni.
L’idea di costruirla ebbe origine nel lontano 1966 ma ci vollero molti anni per realizzare questo progetto e cio' avvenne principalmente grazie alla collaborazione del Comune di Roma e dell'Arabia Saudita.In Italia i fedeli musulmani erano ancora una esigua minoranza e non furono le loro esigenze religiose a stimolare il pensiero di una moschea. Fu un’ idea di Re Feisal dell’Arabia Saudita, che quell’anno si trovava in visita a Roma: durante la sua permanenza nella capitale italiana chiese di essere accompagnato a pregare, ma per le sue esigenze spirituali Roma non aveva una risposta non c'era nemmeno una sala da preghiera allora in Italia.
Da quel momento il governo saudita si impegnò con l’Italia e stanziò dei fondi per la costruzione di una moschea aperta ai fedeli di tutte le nazionalita' chiedendo un contributo materiale anche agli altri Stati a maggioranza islamica. Nel 1969 nacque il Centro culturale islamico d’Italia, sei anni dopo Papa Paolo VI espresse il suo consenso al progetto e cominciò così la storia della moschea di Roma.La moschea fu progetata come luogo interreligioso per eccellenza, ad esempio le colonne hanno una decorazione in cima che ricorda le mani unite in preghiera ed il gesto dell'amicizia. Le decorazioni provengono da tutti i paesi arabi ma l'esterno e' ispirato alle basiliche roimane. Fu una progettazione difficile, che avrebbe dovuto adattare l’edificio nascente alla tradizione architettonica italiana e soprattutto che non avrebbe mai dovuto superare per sontuosità i luoghi di culto della Roma cristiana. L’altezza del minareto fu infatti un problema: per nulla al mondo avrebbe potuto superare l’altezza della cupola di san Pietro.
Il minareto della moschea di Roma è l’unico al mondo a non avere altoparlanti, da quella torre nessuna voce invita i fedeli alla preghiera. Nessun richiamo, ma le persone sanno quando andare alla moschea che e' aperta ai non musulmani il sabato mattina quando ci sono le visite guidate delle scolaresche o di persone che vogliono venire per vedere come e' fatta una moschea, sapere che cos'e' l' islam e perche' ci sono determinati riti. Anche chi non è musulmano, perché la moschea di Roma è aperta a tutti coloro che arrivano qui. C’è chi frequenta il mercato del venerdì per comprare le specialità culinarie in vendita, c’è chi si iscrive ai corsi di lingua e cultura araba organizzati dal Centro islamico.
Il colore dei mosaici marocchini lo splendore dei mosaici la grandezza e la solennita' della sala di preghiera tolgono il fiato. Il blu si diffonde nella sala, assiema al verde di mosaici ed al bianco che domina il tutto. La condizione è ideale per il raccoglimento, per la spiritualità. Infatti molti preferiscono venire a pregare quando non c e' tanta gente qui rispetto alle moschee piu' piccole appunto per potersi raccogliere in preghiera senza distrazioni. Superato l’ingresso, ai lati, due grandi scalinate conducono a due soppalchi: come nelle antiche basiliche cristiane, nelle moschee come nelle basiliche dei primi secoli della Cristianita', le donne pregano in spazi separati (matronei). Nessuna immagine, nessun dipinto nella sala: l’Islam proibisce la riproduzione di immagini sacre, ma sui muri in alto scritte calligrafiche in arabo rappresentano versetti del Corano e disegnano una sorta di greca.
I fedeli musulmani in preghiera si dispongono sempre rivolti verso la Mecca. In una moschea la direzione della Mecca (qibla) è rappresentata dal mihrab, una nicchia che stabilisce la direzione della preghiera stessa.Accanto al mihrab si erige il pulpito (minbar) di legno su cui sale l’imam a pronunciare il suo sermone (khutba). Nella moschea di Roma è dalla sala di preghiera che si accede ai bagni per le abluzioni: due bagni separati, per le donne e per gli uomini. Tuttavia, dice con ironia Samir, «Roma è piena di fontane e ognuno può lavarsi dove meglio crede».
Esiste però anche un’altra sala di preghiera. Più piccola, ma sempre molto bella, adornata con mosaici provenienti dalla Turchia e aperta tutti i giorni, al contrario della sala grande che accoglie i fedeli solo per la preghiera del venerdì e delle grandi occasioni di festa. Al Centro islamico la chiamano la moschea piccola, ed è anche il luogo dove si raccoglie in preghiera l’imam da solo.
Una grande biblioteca, una sala conferenze, uffici e locali per i corsi di arabo si trovano infine al piano terra del Centro islamico di Monte Antenne. Danno anche dei libri gratuitamente per chi vuole conoscere la nostra splendida religione ed avvicinarsi alle fede.
Il venerdì la moschea si riempie. Lo spazio può accogliere duemila e anche tremila persone, nei 2 giorni dell'Aid al fitr e dell'Aid al Kabir la moschea è stracolma al punto che si organizzano 3 o anche 4 turni di preghiera e lo spazio è talmente pieno che certe volte è impossibile eseguire la prostrazione durante la preghiera stessa. Il centro Islamico è anche il luogo dove si organizzano mostre culturali sull'Islam, sull'arte Islamica mentre in biblioteca sono conservate parecchie copie anitche del sublime Corano ricoperte da splendide miniature.
Salam

Amina Salina
 



Marted́ 23 Marzo,2010 Ore: 15:10