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www.ildialogo.org "Riflessioni sulla democrazia",di Mario Mariotti

"Riflessioni sulla democrazia"

di Mario Mariotti

Carissimi concittadini, uno dei ddgiti della nostra democrazia è la libertà dì espressione, di pensiero, parola, stampa, informazione, espressione artistica, cinematografica, televisiva e di ogni strumento di comunicazione che le nuove tecnologie offrono al "bipede planetario mai sedato". Noi ci sentiamo liberi in un Paese libero, democratico, culturalmente evoluto, e pensiamo che la nostra visione della realtà corrisponda oggettivamente alla realtà stessa. In base ad essa noi ci muoviamo; scegliamo o rifiutiamo; votiamo; ci sentiamo nel giusto; se vediamo del negativo è sempre colpa degli altri, e se noi fossimo al loro posto risolveremmo positivamente tutti i problemi. Però, io, fino a questo punto non ho fatto altro che formalizzare la nostra perfetta alienazione. Nessuno sembra o vuole rendersi conto che l'informazione che noi riceviamo e consideriamo oggettiva, corrispondente alla realtà, e sulla quale noi costruiamo la nostra visione, e pratichiamo le nostre scelte, non corrisponde affatto alla realtà; ha subito, a monte, delle censure che ci fanno conoscere quello che vogliono, ci tengono nascosto quello che noi non dobbiamo sapere; ci condizionano a una percezione della realtà che corrisponde a quello che coloro che pilotano il pensiero unico neoliberista vogliono che noi percepiamo.
Quando si parla di globalizzazione, ad esempio, non viene detto cosa si é globalizzato, cioè il capitalismo privato, il mercato, la competizione; e cosa non si è globalizzato: cioè il socialismo, la pianificazione dell'economia, la giustizia sociale. I tre cancri che si sono imposti dopo la caduta del Muro vengono considerati dei dogmi che non solo non vanno messi in discussione, ma vengono spacciati come privi di alternative, e generatori del miglior mondo possibile. Siccome, poi, il miglior mondo possibile è pieno di negativo, ecco che non va messo in discussione il dogma, ma i vari capri espiatori di turno che hanno però tutti in comune la blasfema aspirazione ad una maggior giustizia sociale. Ieri c'erano i comunisti a far la parte dei poveri e a chiedere giustizia; oggi che loro sono diventati democristiani, ceto medio, sono gli immigrati i potenziali soggetti che attentano ai loro "diritti acquisiti". Nessuno passa il messaggio che la ricchezza privata bestemmia il povero, il mercato lo esclude, la competizione lo genera se è perdente.
Nella percezione comune gli USA sono una democrazia, anche se, per diventare presidenti, ci vogliono alcuni milioni di dollari; la NATO è necessaria anche se non ci sono più i comunisti da cui difendersi; Israele che tiene sotto occupazione i Palestinesi e ne ammazza uno a giorni alterni, è un Paese democratico; mentre il terrorista è Hamas; è fisiologico che poche persone riescano ad accumulare l'equivalente del reddito di miliardi di abitanti del Pianeta; è il destino crudele che lascia morire milioni di piccini ogni anno per mancanza di uno spicciolo; la divisione ricchi-poveri è fisiologica, come fisiologiche sono mafia, camorra e ndrangheta; ci sarà sempre lo sfruttamento dei lavoratori schiavi, delle prostitute, dei raider, di coloro che hanno avuto la sfortuna di nascere con pochi talenti ed in ambienti deprivati.
Turismo sessuale e commercio d'organi, poi, onorano il mercato;e mentre il gregge dei “bipedi demopsicolabili” confonde un cantante o un giocatore di calcio con Nostro Signore Gesù Cristo, milioni di persone, piccini inclusi, razzolano nelle discariche delle metropoli per trovare qualcosa che permetta loro di continuare a sperimentare l'inferno sulla terra. Alla faccia del miglior mondo possibile.
Carissimi concittadini, finché non capiremo che la nostra libertà è pilotata, e che quello che percepiamo corrisponde a quello che l'informazione vuole che noi percepiamo, non ci salteremo fuori. Se poi non ci accorgiamo nemmeno dell'assurdo di dar credito a chi promette tutto, demonizza le tasse, promette di abbassarle, e dimentica di dire da dove prenderà le risorse per onorare le promesse, siamo arrivati in fondo.
L’informazione ci fa scegliere democraticamentei1 fascismo; le ingiustizie restano blasfeme; proseguir l'opera dell'incancheramento degli spiriti e del pianeta e creperemo tutti per quella mancanza di ossigeno provocata dalla qualità della nostra democrazia, che, per essere tale, invece, avrebbe bisogno di un'informazione correlata alla realtà ed alla Verità.



Lunedì 17 Febbraio,2020 Ore: 18:05
 
 
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