www.ildialogo.org Mediterraneo - Prospettive storiografiche e immaginario culturale,di Giovanni Sarubbi

Un libro sul Mediterraneo. È della storica Anna Carfora, della Pontificia facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sez. S. Luigi. È edito dall'editrice “Il pozzo di Giacobbe” di Trapani. Il libro fa parte della collana “Sponde – Pensare mediterraneo”, un’intera collana che si propone di “ripensare – a partire dalla teologia – la categoria del Mediterraneo e le sue opportunità: da mare di morte di respingimenti, di annegamenti, di porti chiusi, a transito e traversata per nuovi approdi”. Una collana che ha al suo attivo già otto titoli. Vi rimandiamo al sito dell’editore per gli altri titoli (link)

Il libro di Anna Carfora – si legge nella quarta di copertina - non è una storia del Mediterraneo. Vuole essere, piuttosto, un piccolo contribuito che aiuti a pensare storicamente. Il Mediterraneo è oggi un tema particolarmente sensibile che si presta ad uno spregiudicato uso pubblico, soprattutto a proposito di religioni e di migrazioni. In questo senso è interpellata la coscienza civile di chi studia e scrive di storia”.

Ed è interpellata la nostra coscienza che in questo mare viviamo in tutti i sensi possibili.

Particolarmente interessante è il capitolo III, Mediterraneo delle religioni, la dove si smonta da famigerata dottrina del cosiddetto “scontro di civiltà”, inventata dal consulente del pentagono Samuel P. Huntington, che tende a presentare come ineluttabile lo scontro tra una presunta “civiltà cristiana” e una altrettanto presunta “civiltà islamica”. Scontro che viene costruito attraverso riletture basate “su grossolane e superficiali valutazioni” che “hanno preso il sopravvento sulla storia reale”. Valutazioni grossolane e del tutto false “come quella di considerare laico il rapporto con il politico nel cristianesimo e teocratico nell’islam”.

Altrettanto scorretto è poi quello, quando si parla di religioni, di riferirsi a “cristianesimo, islam ed ebraismo”, invece che “a musulmani, cristiani ed ebrei” perché le religioni “non esistono a prescindere da uomini concreti che, oltre ad aderire ad una determinata religione, possiedono una molteplicità di altre caratteristiche, non pensano esclusivamente attraverso le categorie religiose, compiono scelte e si comportano in base a riferimenti che non necessariamente coincidono con quelli religiosi”.

Un libro dunque che apre la mente a guardare alla realtà per quello che è, liberandosi da filtri falsi come quelli proposti da Huntington finalizzato alla guerra e non certo alla pace.

Fare storia è una cosa seria e Anna Carfora in questo piccolo ma al tempo stesso denso libro ci indica la strada giusta per pensare storicamente.

Ed è anche un libro che fornisce una ricca bibliografia, indicando una sessantina di titoli, che possono costituire una traccia di ricerca personale su un tema quale quello del Mediterraneo che intreccia e permea tutta la nostra vita fin dall’atto del nostro cibarci quotidiano basato su una “dieta mediterranea” che è un vero patrimonio di cultura prima che di culinaria.

Giovanni Sarubbi

Mercoledì 23 Ottobre,2019 Ore: 18:56