IL VOLTURNO ORAMAI IN AGONIA

La fauna ittica continua a scomparire. Le continue denunce sono restate lettera morta


di Stefano Montone

Continuano a scomparire i pesci dal Volturno. In particolare è stata decimata la trota fario di ceppo autocnono. Le cause di ciò vanno ricercate in quattro fattori principali:

  1. BRACCONAGGIO. Nonostante la nostra associazione avesse già da molto tempo denunciato a tutte le autorita’, i fenomeni di bracconaggio indiscriminato che uccidono il fiume, purtroppo ben poco, forse niente, è stato fatto per fermare i numerosi episodi di distruzione della fauna ittica. I pesci del Volturno vengono sterminati con nasse di misura non consentita, reti proibite e addirittura bombe. La maggior parte del fiume non viene mai controllata dagli organi preposti, lasciando campo aperto ai male intenzionati. Per questo, nel prossimo futuro, l’associazione Fiume Volturno ha intenzione di chiedere la nomina dei suoi soci a guardie volontarie ittiche-venatorie. In tal caso l’associazione metterebbe a beneficio della collettività la preparazione e l’esperienza dei propri soci nella materia ambientale.

  2. INQUINAMENTO. Dalla foce del Calore in poi le condizioni dell’acqua cambiano drasticamente, l’inquinamento si alza a dismisura. Da Capua in poi, fino a Cancello Arnone gli insulti non si contano più: il fiume, in fin di vita, è definitivamente annientato dalle industrie chimiche per cui, allorché si sospinge stanco ??Overso la foce, esso a perduto la sua identità di corso d’acqua per divenire, anche ad onta degli scarichi di rifiuti di ogni specie che da qui in poi lo mortificheranno, un canale cloacale aperto, con acque biologicamente morte, mefitiche, e pericolose per la sanità pubblica. Si inizia subito dopo Capua dove è stata creata una cascata artificiale (cissà a quale scopo) che impedisce la naturale risalita dei pesci, specialmente delle cheppie e dei cefali. Verso Grazanise il fiume è lascricato di copertoni e "monnezze" varie. A Brezza si è deciso di mettere in acqua grossi cubi di cemento lungo le sponde, con il risultato che il fiume è diventato stretto,veloce e profondo. Più giù il fiume è stato addirittura modificato nel suo corso naturale ed imbrigliato tra due belle sponde di cemento.

  3. IL PIU’ GRAVE DEI MALI – LA LATITANZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Orbene nessuno si preoccupa del Volturno. Chi dovrebbe controllare non controll, chi dovrebbe depurare inquina. Manca in effetti un piano per la bonifica delle aree maggiormente depresse. Nel caso del Volturno è sconsigliabile effettuare un opera come quella che si stà effettuando per il fiume Sarno, anche perché il Volturno è in parte malato ma non moribondo. Basterebbe solo individuare gli scarichi inquinanti e chiuderli, nonché pulire periodicamente le sponde dai detriti portati dalle piene.

  4. LO SCARSO INTERESSE DELLA STAMPA . La stampa in generale ha mostrato uno scarso interesse al fenomeno Volturno. Una azione più incisiva fatta di dettagliati dossier e denunce, sicuramente servirebbe a creare una coscienza popolare per la tutela dell’ambiente.

Per salvare la fauna ittica vi è bisogno di un serio programma di ripopolamento della trota e delle altre specie in via d’estinzione, se non addirittura già scomparse. Bisogna effettuare una consistente semina di avannotti, nell’ordine delle decine di tonnellate. Allo stato non vi sono notizie in merito ad un programma di ripopolamento per l’anno 2004. L’organo preposto a tali semine è la Provincia. In effetti dalle carte risulta che la Provincia di Caserta, nell’anno 2003 effettuo’ una semina con circa 60 quintale di pesce. Orbene, dicevamo dalle carte, dato che in pratica di tale semina non se ne è quasi trovata traccia.

Vi è poi il serio pericolo che semine sconsiderate, effettuate non con trote fario di ceppo mediterrane, ma con trote irridee di provenienza nord americana, arrechino un danno ancora maggiore al fiume.

Orbeneper incentivare la tutela del Volturno, l’Associazione Fiume Volturno ONLUS, ha istituito il premio "Bandiera Verde del Volturno". Il riconoscimento che sarà assegnato per la prima volta nella prima metà dell’anno 2004 e sarà consegnato al Comune bagnato dal Volturno che meglio degli altri avrà dimostrato di tutelare il fiume e le arie pertinenti.

Verrà valutato l’impatto sulle opere dell’uomo sul fiume, il rispetto delle più elementari regole, la qualità delle acque e l’azione anti bracconaggio. Verrà altresì valutata attentamente la interelazione tra gli abitanti del Comune e il fiume: il modo di viverlo, di rispettarlo e di sfruttarlo.

Per partecipare alla manifestazione non è necessitata alcuna iscrizione, tutti i Comuni sono stati automaticamente inseriti.

I soci della Onulus Fiume Volturno si sono a lungo adoperati, in incognito, al fine di ispezionare l’intero Volturno e di valutare a chi assegnare il riconoscimento.

Che in conclusione sono stati individuati i seguenti comuni tra i quali dovrà essere nominato il vincitore: COLLI AL VOLTURNO, VAIRANO PATENORA, CAPRIATI AL VOLTURNO, AMOROSI E PRESENZANO. Non è stato facile prendere le decisioni infatti in ogni comune sono stati trovati sia pregi che difetti.

La bandiera sarà materialmente assegnata nella prossima primavera durante una manifestazione ufficiale e sventolerà sul comune assegnatario fino alla prossima edizione che si svolgerà con cadenza annuale.

Il comune vincitore sarà avvertito per tempo al fine di organizzare una degna cerimonia di premiazione.

La manifestazione ha lo scopo primario di sensibilizzare le ammistrazioni affinchè si adoperino per tutelare il nostro amato fiume continuamente minacciato dall’inquinamento e dal bracconaggio.

Come esiste la bandiera Blu per i mari più puliti, così esisterà la bandiera verde per il comune più meritevole.

Il Presidente

Stefano Montone

A S S O C I A Z I O N E F I U M E V O L T U R N O

(O.N.L.U.S.)

Associazione di volontariato ambientale per la salvaguardia e tutela del patrimonio, ittico, idrogeologico e per l’educazione alla pesca

E mail : onlus-fiume-volturno@libero.it

http://members.xoom.virgilio.it/ codice fiscale 90014920616

per contatti telefonici 3470767658



Lunedì, 01 marzo 2004