I commenti all'articolo:
Rinunciare al potere per realizzare il regno di Dio!,di Giovanni Sarubbi

Ultimo aggiornamento: June 30 2010 15:39:13.

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Autore Cittą Giorno Ora
Stefania Salomone Roma 30/6/2010 13.20
Titolo:Grazie per questo scritto
Ringrazio Giovanni per questo suo scritto, che rappresenta pienamente il mio pensiero e il mio sentire al riguardo.
Autore Cittą Giorno Ora
Luca Campanotto Rivignano (UD) 30/6/2010 15.39
Titolo:stiamo attenti a non toccare la santità del sacerdozio
Che cosa !?! Non sareste smaccatamente filoprotestanti !?! Perdonatemi, ma dissento ...

Se davvero il vostro "ecumenismo" fosse equilibrato, non guardereste solamente agli eretici luterani (pardon: oggi il politicamente corretto parla di "fratelli separati"), ma anche all'Ortodossia Orientale ... Il problema, per voi, è che gli Orientali, contrariamente a quanto ha fatto Lutero, hanno mantenuto dogmatica e morale, liturgia sacra e non secolarizzata, devozione mariana, fede nella comunione dei Santi, ordine sacro (interessante la regolamentazione sul matrimonio del clero, peraltro adottata anche nell'ambito delle Chiese Cattoliche Orientali), vera Eucaristia, non "cenetta tra amici" ma vera presenza di Dio ecc.ecc., ovverosia tante belle cosette di cui però non trovo traccia, nel vostro cosiddetto "ecumenismo" ...

L'unica Verità dogmatica coerente ed affidabile è quella Cattolica; gli Orientali hanno mantenuto il 95% della Verità (e avrebbero comunque molte cose da insegnarci, ad esempio quanto a spiritualità); sui protestanti stendiamo un velo pietoso ...

Comunque il vostro editoriale è in larga parte condivisibile e tocca certamente la sostanza del problema, che è un problema solamente di potere, per come lo vede la casta clericale ... Mi permetto una sola osservazione: stiamo attenti a non toccare la santità del sacerdozio, che è finalizzato alla vera Eucaristia, che è Dio; per come la vedo io, questi concetti sono finalizzati proprio a ricordare al clero che dovrebbe essere semplice strumento di servizio a qualcuno molto più grande di lui, e non strumentalizzatore del proprio ministero per fini di immagine e di potere; quanto infine alla scomunica latae sententiae (in cui può benissimo incorrere un chierico: ricordiamo Lefebvre), il problema non è laici-clero o aborto o non aborto (scomunica, quest'ultima, che ritengo peraltro sacrosanta), ma inerisce la discrezionalità del legislatore penale canonico che deve previamente prevederla (e io sarei personalmente favorevole alla sua introduzione in materia di pedofilia clericale: fate piuttosto una campagna per questo) ...

Saluti.

Luca Campanotto