LUCIANO GUERZONI E I CRISTIANO SOCIALI A MODENA E IN ITALIA

di Beppe Manni

Gazzetta di Modena 16.XII.20
Luciano Guerzoni è morto a Mdena il 2 dicembre a 82 anni. E’ stato un’importante figura di intellettuale e politico modenese. Professore, parlamentare e sottosegretario. Fu anche il Mosè che ha traghettato un gruppo di cattolici di sinistra da un’appartenenza ambigua alla Democrazia Cristiana verso una nuova terra, con un ruolo autonomo e laico dei cattolici nella politica italiana. Modena Reggio e Bologna sono stati i punti focali di questo cammino. Dopo il 1870 il papa Pio IX aveva proibito ai cattolici di partecipare alla vita politica del nuovo Regno d’Italia. Poi i toni si ammorbidirono con la nascita del Partito Popolare di don Sturzo prima e il Concordato del 1929 poi. La chiesa salvo eccezioni, si schierò dalla parte del potere fascista. Nel 1948 Papa Pacelli scomunicò chi votava comunista e allontanò dalla chiesa molti fedeli. I cattolici furono dirottati nel partito della Democrazia Cristiana. Il Concilio, i movimenti ecclesiali e il 68, fecero scoppiare le contraddizioni all’interno del partito cattolico. Molti cristiani rivendicarono la libertà di votare a sinistra e di contrapporsi alla politica della gerarchia. Cercavano in qualche modo di unire le sollecitazioni ‘marxiste’ al credo cristiano, come le chiese dell’America Latina che avevano fatto una scelta di campo per i poveri. Guerzoni fece parte di questo movimento. Il Referendum sul divorzio del 1975 segnò il culmine di questo conflitto: uomini, donne, preti rivendicarono la ‘libertà del voto’ in aperto contrasto con l’ordine della gerarchia che obbligava i cattolici a votare DC. Nacquero le Comunità di Base e il movimento Cristiano-Sociali.
I cristiani di sinistra non fondarono un partito ma parteciparono ad un rinnovamento della politica italiana e sollecitarono la chiesa a fare scelte ‘sociali’ per i ‘poveri’. Sembrava loro di avere una cosa da dire anche come credenti: una sensibilità umana, un’attenzione alla persona e alla coscienza individuale, un atteggiamento di rispetto e di dialogo verso l’avversario. Un impegno per la pace, la non violenza, la salvezza della terra, per il ruolo della donna…Valori che non sempre si trovava nella sinistra. Fu l’epoca degli indipendenti di sinistra; nei consigli comunali di Modena e al parlamento: Guerzoni, Benozzo, Sigillino, Manni, Richeldi ecc. Ma sembrò una scelta strumentale del PCI. Per raccattare voti. Furono poco ascoltati.
Papa Francesco è vicino a questo tipo di cristianesimo. Sta incontrando una forte resistenza dalle destre che sventolando rosari e vangeli dichiarando di essere loro i veri cattolici. Oggi molti cristiani votano a sinistra e sono presenti nel volontariato e nella politica, guidati da un a fede incarnata e aperta al sociale Si ha però la sensazione che ad eccezione di qualche teologo coraggioso, non ci sia da parte dei laici una forte presa di posizione contro le derive tradizionaliste e reazionarie.
Come diceva Qoelet nella Bibbia c’è il tempo del silenzio e il tempo della parola. Oggi è il tempo di parlare.



Mercoledì 23 Dicembre,2020 Ore: 19:06