La contestata scelta dello scorso anno di trasferire una sezione di scuola media dell’Istituto Leonardo da Vinci di Via della Grande Muraglia all’interno della scuola elementare dell’Eur viene nuovamente messa in discussione.

La ASL interviene direttamente sulla situazione igienico-sanitaria delle tre aule di scuola media ospitate dentro la scuola elementare di Via dell’Elettronica, affermando che la capienza delle aule, ai sensi del D.M. 18 dicembre 1975, è di massimo 21 e  20 bambini.

Le tre classi di scuola media che a settembre 2010 saranno  trasferite dal Torrino nell’edificio scolastico dell’Eur, in seguito ad un estrazione a sorte (la seconda edizione della “lotteria del Torrino”), sono composte da 30 bambini per la futura seconda F e da 27 bambini la prossima terza F.

Il mancato rispetto delle norme igienico sanitarie e l’insufficienza dei servizi igienici della scuola (essendo presenti solo 2 WC per classe quando la normativa ne prevede tre WC per classe), pongono un inquietante punto interrogativo sull’apertura del prossimo anno scolastico 2010/2011.

A distanza di un anno i genitori dei ragazzi della scuola media, che lo scorso anno avevano duramente contestato il trasferimento coatto degli alunni dalla scuola media del Torrino all’interno della scuola elementare dell’Eur vedono confermate tutte le loro perplessità.

Considerata la grave carenza scuole di ogni ordine e grado al Torrino, nonostante la presenza di numerosi edifici scolastici utilizzati per altre finalità, è auspicabile un ripensamento ed una nuova programmazione scolastica, a partire dal nuovo piano di dimensionamento scolastico presentato dal Municipio XII che prevede per l’anno scolastico 2011/2012 l’apertura di un’ulteriore sezione di scuola media all’interno della scuola elementare di Via dell’Elettronica.

La convivenza forzata di una scuola elementare, una scuola media (due sezioni senza spazi ulteriori per i laboratori) ed una scuola dell’infanzia all’interno dello stesso edificio scolastico di Via dell’Elettronica non è certamente la soluzione ottimale.

            Non è civilmente accettabile ammassare o spostare coattivamente gli alunni da una scuola all’altra a causa la carenza di spazi quando è possibile riutilizzare le strutture scolastiche impiegate per altre finalità o gli edifici rimasti addirittura inutilizzati.

 

 

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Federico Siracusa