Corteggio, voi parole ogni giorno,
come foste la più amata delle donne.
Brivido penetrante di carezze
che non saziano l’infinita mancanza.
Parole animate,
che parlano, litigano, gridano,
dolore e piacere.
Orme di passi sulla pelle
nel tempo trapassano il corpo,
sedimentano ricordi,
graffiti dell’anima.
Tutto passa, scolorisce, consuma.
Leggere e poderose,
le parole dell’amore restano vive.
Come rondini nel cielo di primavera, d’improvviso le vedi volteggiare sul tuo capo.
Abbassati gli occhi
permetti ai tuoi pensieri annodati,
alle lacrime ancora congelate
di sciogliersi al sole.
E dico, grazie a voi,
beate parole creative. 

claudio coppini