Poesia - preghiera
A piedi nudi nella stanza

di Claudio Coppini

A piedi nudi, chiuso rinchiuso nella stanza
messo anch’io in quarantena
dal Coronavirus, l’arbitro venduto,
del cartellino rosso
che ha mandato tutti anzi tempo
negli spogliatoi a fare la doccia.
Da questa isola come si può
scorgere il verde degli alberi,
riconoscere voci amiche
ritrovare le mani che stringevano le mie?
Giocando a mettere la testa sotto la sabbia
abbiamo oltrepassato i tempi supplementari
ficcandoci tutti in un bel guaio.
Come usciremo da questo esilio coatto.
senza più un cielo sulle nostre teste?
C’è chi prova a dare una mano d’intenso
alle pareti di casa ma dolore, angoscia
restano abbarbicate al pavimento,
refrattarie del tutto alla varechina.
Ci cammino sopra a piedi nudi
ma sento un freddo glaciale
rattrappire le gambe, il corpo, tutto di me.
Oggi la morte ne ha presi mille.
E tu, Dio dove sei?
Noi siamo ancora qui reclusi,
per salvare la pelle.
Ma a che prezzo?
Per quanto potrò resistere ancora
a camminare a piedi nudi nella stanza,
facendo finta che il celestino del soffitto. sia l’azzurro del cielo?
Che là fuori non succeda nulla.
Oh spirito universale
metti le ali al tuo destriero ribelle,
arma d’invincibile misericordia
la spada dell’arcangelo Gabriele
Metti coraggio e tenerezza
alle mani dei volontari della vita.
Dalle nostre case sigillate
Esca senza paura del contagio questo canto unanime di libertà
Resistere resistere resistere.
claudio coppini



Lunedì 30 Marzo,2020 Ore: 10:51