DOLOMITI

di Mario Pavan, Vicenza

DOLOMITI
Anche qui sono stati uccisi
come mosche in vana speranza
di fuga per burroni e sentieri
e giù stalle, case e chiese lontane, troppo lontane.
Chi comandava con gradi superbi
urlava file ordinate in un cammino
infinito tra queste cime rosa e bianche.
Ancora oggi gli stessi colori
a nascondere il rosso di giovani
in ricordi di menzogne d’eroi,
vivi solo nei cimiteri su brezze al tramonto.
E d’inverno solo gabbie di gelo.

 
AL MUSEO “DOLOMITEN” (Passo Pordoi )
Avanti Savoia”, grido assurdo a incitare giovani
contro altri giovani prima in pace.
E“l’inutile strage” ha sbarrato la via dell’amore.
Rivedere, riconoscere, rivivere forse
fotografie e documenti di vita
è esame di coscienza obbligatorio
su queste terre dove uomini e donne prima cantavano
note al cielo su declivi, a “fare il fieno”.
La Natura: sola maestra di Bellezza
forse farà cadere “il muro d’ombra
di cuori di pietra oggi ritornati?

 
Mario Pavan, Vicenza

 
In questo nostro tempo così violento, così duro e spesso incomprensibile, ancora lacerato da quella che papa Francesco definisce “una terza guerra mondiale a pezzi”, ripenso alla prima guerra mondiale di mio nonno e che purtroppo per il desiderio di supremazia di imperi già volti al declino, per esclusivi interessi economici (e Karl Marx aveva ragione nella sua analisi) e per il sorgere di pericolosi nazionalismi ), ha inaugurato un secolo di ingiustizie planetarie che sembrano purtroppo infinite….

 
M.P.



Sabato 25 Gennaio,2020 Ore: 21:38