TRE TESTI POETICI

a cura di Sebastiano Saglimbeni

I tre testi poetici sono a firma di Nadia Ferroni. Contemplano un’esistenza più cresciuta e più trafitta dall’eterno malessere umano e da quello proprio. Pertanto, il ricorso alla poesia che si fruisce, come in altri testi del passato, consistente.
In “Immobile relitto” uno sguardo amaro dell’autrice al male che continua e subisce la natura; in “Acre risposta” l’emersione di una angosciosa storia che esplode e, fra l’altro, fa cantare: ”E’ bestemmia di madre/ l’attimo concepito/ come grumo di sangue/ che il dissolversi cela nel rosso/ effimero di un campo di papaveri”. In “Ombre- Luce”, un testo breve, la cui forza consiste nella sintesi, che interroga e non può non suscitare riflessioni.
 
IMMOBILE RELITTO
Fra melma ed acqua
la sua storia
che nessuno ricorda
immagine di un tempo del fluire
giace ora inerte segno
della preclusa certezza
delle onde
dello smarrimento rischio
di gorghi infidi
del carico di cose
che il suo viaggiare
destinava al senso
un'agonia, la sua,
che nell'occhio del viandante
si fa immagine
si volge, per parola, in emozione
e poi memoria
immune allo sfacelo;
estrema occasione di durare.
 
ACRE RISPOSTA
Grembo d'ingiuria
incombente per ombre
su laceranti attese di conferma,
su feti scartati come pietre
che il costruttore rifiuta;
neppure l'acqua increspa
l'esile traccia inquieta del passaggio
vita cui l'ordinaria assenza
nega persino il sogno,
e tuttavia cosciente del respiro
che breve la conferma nel silenzio.
E' bestemmia di madre
l'attimo concepito
come grumo di sangue
che il dissolversi cela nel rosso
effimero di un campo di papaveri.
 
OMBRA-LUCE
S'alterna, congiunge
si scompone
incerto il senso
nel frenetico dipanarsi
dell'esistere
che lo stolto decifra
con compiaciuto annuire
ignara meteora
in un astuto cielo
che di tracce s'affolla
e poi disperde.



Mercoledì 06 Marzo,2019 Ore: 22:00