Poesia
ARBEIT MACHT FREI

di Samina Zargar

La presente poesia di Samina Zargar è stata inserita nell’antologia “Il lavoro è per le donne e gli uomini vivi. E liberi. I valori della dignità e della sicurezza” del Premio Leoncini di Piombino con la seguente motivazione: “Partendo da uno dei tantissimi “scandali” della Storia (i quali purtroppo nulla ci hanno insegnato), la poesia invita a sollevare il lavoro dalla insicurezza e dallo sfruttamento, rammentando –e non casualmente-, il “primo” articolo della nostra Costituzione."


Corpi ormai
solo cenere
giacciono
al vento inquieto
nei fumi
di Auschwitz.
“Arbeit macht frei”:
chi?
I vivi?
I morti?
Gli uomini sfruttati?
Anime
si confondono
tra le macerie della Tissel Krupp.
E
io
bambino innocente
usato
in una capanna spoglia
tra fronde rigogliose
di un mondo
lontano
dimenticato dal tempo
dei diritti.
Io
bambino prigioniero
dalle mani
già rugose
che intrecciano fili di tappeti,
scavano nelle miniere
e cuciono scarpe
per i tuoi piedi
viziati.
Lavoro:
annientamento
della persona
privazione di dignità...
Eppure
il primo articolo della Costituzione
irradia
l’eco del mare
in tempesta
-sospiro
del vento-
di luce
speranza
dignità
libertà.
Lavoro:
realizzazione dell’individuo,
donna,
uomo,
straniero,
essere del futuro,
ancora di salvezza
contro il male,
lotta alle ingiustizie...
Tra gli abbagli
del sole
bimbi corrono le loro ombre
mentre si danno la mano
uniti
contro le offese
e lo sfruttamento
della carne
delle ossa
del respiro
dell’anima.
Tra i colori
dell’arcobaleno
sparsi tra nuvole
di sogno
il lavoro
tutelato
pervade
l’infinito
cielo.

Samina Zargar



Giovedì 22 Ottobre,2009 Ore: 17:17