Comunicato stampa emesso dal Gruppo del Guado in seguito alla sentenza con cui il Tribunale di Milano ha condannato don Domenico Pezzini

di Gruppo del Guado Cristiani Omosessuali

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Abbiamo appena letto sulla stampa la notizia della condanna in primo grado, di don Domenico Pezzini, il sacerdote che, nel 1980, aveva dato vita al Guado e che ha seguito il nostro gruppo per la prima metà degli anni ottanta.

Durante i mesi che sono appena trascorsi abbiamo desiderato ardentemente che la vicenda in cui era coinvolto si concludesse con una sentenza di assoluzione capace di fugare qualunque dubbio ci fosse sulla sua figura. Le cose, purtroppo, sono andate diversamente e ora dobbiamo fare i conti con una sentenza di condanna.

Sarebbe inutile nascondere il nostro sconcerto, anche perché questa sentenza sembra incompatibile con la figura sacerdotale che abbiamo conosciuto noi: quando si occupava del Guado e quando, successivamente, ha aderito all’invito, che gli abbiamo rivolto più di una volta, di venirci a presentare i suoi libri.

Nonostante questo sconcerto vogliamo però sottolineare il debito di riconoscenza che ci lega sempre e comunque a don Domenico, perché le iniziative che ha promosso, le cose che ci ha detto e le cose che ha scritto restano per noi ancora un punto di riferimento importante.

Nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo, quando Gesù ricorda che, tra i fratelli più piccoli in cui dobbiamo scorgere il suo volto, ci sono anche i carcerati, non si mette a disquisire sui motivi della carcerazione: parla di carcerati da visitare e basta. Ora, don Domenico Pezzini, il prete che avevamo paura di disturbare per chiedergli di venire al Guado, visto che era così impegnato nella sua attività di conferenziere e di predicatore di esercizi spirituali, è rinchiuso, condannato, in un carcere ed è quindi diventato uno di quei piccoli di cui Gesù parla nel Vangelo.

Per questo motivo sentiamo il bisogno di dire che gli siamo particolarmente vicini.

Gianni Geraci
(portavoce)



Mercoledì 22 Dicembre,2010 Ore: 07:39