L'arresto della capitana Carola Rackete, colpevole di aver portato, con la nave Sea Watch, in salvo a Lampedusa 42 migranti - tra cui numerose donne e bambini, compresi minori - rappresenta una vergogna per il presente e il futuro dell'Italia e dell'Europa, che ne dovranno rendere conto dinnanzi alla Storia. Si minacciano, dopo le becere e offensive grida dei razzisti, nei suoi confronti pene severissime previste dalla Legge sicurezza bis. In realtà la giovanissima comandante, come chi salvò gli Ebrei al tempo delle infami leggi razziali, o meglio razziste (infami, ma leggi!), ha avuto il coraggio etico e si è assunta la responsabilità morale di disobbedire a delle leggi ingiuste per difendere la vita e l'umanità dei deboli, mentre purtroppo in mezzo ai politici e all'informazione dominano la disumanità, l'acquiescenza e il servilismo. La difesa ed il rispetto della vita umana sono principi universali, che rispondono ad una legge superiore, e vengono prima di qualsiasi altra legge umana.
Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà ai migranti e alla giovanissima comandante, vogliamo ribadire che, come lei, non ubbidiremo e non ci piegheremo mai a leggi dettate dalla xenofobia e dalla ricerca del più miserabile consenso attraverso l’individuazione di un capro espiatorio per distogliere la popolazione dai gravissimi problemi sociali, per i quali i governanti – tra cui si distingue per arroganza Matteo Salvini, indegno di essere ministro della nostra Repubblica - non hanno alcuna strategia adeguata: la politica è così ridotta a una perpetua propaganda elettorale, senza nessuna vera e efficace progettualità.
Carola fa vergognare tutti coloro che in questo momento non gridano la loro indignazione, noi stiamo con lei e con i migranti!

Assemblea permanente antirazzista antifascista/Vicofaro