Gli omicidi in famiglia con armi da fuoco: Illegittima offesa

di Giorgio Beretta

23 luglio 2019
Nei giorni scorsi, l’istituto Eures di Ricerche Economiche e Sociali ha pubblicato il Rapporto su caratteristiche, dinamiche e profili di rischio dell’omicidio in famiglia (qui la sintesi). Il rapporto merita attenzione non solo perché rappresenta la prima analisi in Italia dedicata specificamente a questo argomento, ma soprattutto perché inquadra, sulla base di un’ampia serie di dati statistici, l’omicidio famigliare nel contesto del fenomeno omicidiario a livello nazionale, ne riporta la dimensione e l’andamento negli ultimi venti anni (dal 2000), la caratterizzazione geografica e territoriale, esamina la relazione tra vittima e autore con particolare riguardo alle relazioni di parentela, affettive o funzionali esistenti tra i due e, significativamente, prende in esame anche la dinamica e lo strumento utilizzato per compiere l’omicidio. I dati forniti provengono dall’archivio Eures sugli omicidi volontari in Italia e sono stati incrociati con le informazioni analitiche del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno (Direzione centrale della Polizia criminale, Servizio analisi criminale). Il rapporto, innanzitutto, conferma quanto già evidenziato da precedenti studi. Il numero di omicidi nel nostro Paese è in costante calo dagli anni Novanta, tanto che – secondo i dati riportati da Eurostat – nel 2017 l’Italia, con un tasso di omicidi pari a 0,61 per 100mila abitanti, risulta essere uno dei Paesi dell’Unione europea con il livello più basso di omicidi, ampiamente al di sotto della media europea (1,4 per 100 mila abitanti).

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Martedì 23 Luglio,2019 Ore: 21:18