Su Hamas

di Lucio Garofalo

Che piaccia o meno, al di là delle simpatie (o antipatie) personali e delle convinzioni politico-ideologiche che ciascuno di noi è libero di esprimere a proposito di islamismo, esistono dati di fatto assolutamente evidenti ed inoppugnabili. È la testardaggine dei fatti con cui bisogna fare i conti. Cinicamente, ma occorre prenderne atto.
Uno di questi elementi di innegabile realtà è che Hamas non è semplicemente un'organizzazione di stampo militare o terroristico, poiché dispone di un'ala politica che gode di un consenso assai diffuso tra la popolazione di Gaza. 
Se si trattasse solo di un soggettività terroristica, forse basterebbe un'efficace operazione di anti-terrorismo per sgominarla una volta per tutte. Forse. Ma così non è. 
Per cui l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza rischia di rivelarsi un vero e proprio boomerang, non solo in termini di immagine e di propaganda. Rischia di tradursi in una dura sconfitta politica e persino militare. Le truppe di terra israeliane si sono infilate in una trappola potenzialmente letale, vista la conformazione assai angusta ed impervia del territorio palestinese e considerando le abilità, la combattività e la spinta motivazionale alla guerriglia urbana dei miliziani di Hamas. 
Dunque, l'intervento israeliano rischia di ripercuotersi contro chi l'ha ordinato, il regime sionista di Tel Aviv.
Per la serie (trita e ritrita): chi è causa del suo male (e di quello altrui) pianga solo e semplicemente sé stesso.
Lucio Garofalo



Sabato 26 Luglio,2014 Ore: 21:58