Salvini non prega il Padre suo nel segreto

di Renato Pierri

Forse solo ingenuità ha spinto Matteo Salvini ad imitare papi e cardinali. Ma sì, perché le consacrazioni delle nazioni al cuore immacolato di Maria, di norma le fanno papi e cardinali. In un articolo apparso su Affaritaliani il 20 maggio, ho scritto: “Gli allocchi credono alla sincerità del buon Matteo, molti criticano il buon Matteo. Nessuno ride. E questa è la cosa preoccupante”. Resto dell’idea che un ministro dell’Interno che affida pubblicamente la nazione al cuore immacolato di Maria, fa sorridere, ed è preoccupante che nessuno abbia colto la comicità della scena. Però forse era sincero. Si è giustificato affermando che lui è cristiano, cattolico, e quindi è giusto che preghi la Madonna di proteggere l’Italia. Certo, forse se avesse letto il vangelo, si sarebbe guardato dall’imitare papi e cardinali, che hanno il compito di pregare anche pubblicamente. Se ne sarebbe ben guardato se avesse letto: “Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole” (Matteo 5 – 7).

Del resto, non è la prima volta che Matteo Salvini rivela la sua ingenuità. Non è lui che al mattino spalma sulle fette biscottate una crema fatta nella massima parte di zucchero e olio di palma, persuaso si tratti di una buona crema al cioccolato?

Renato Pierri




Sabato 25 Maggio,2019 Ore: 15:08