Lettera
Brescia, città pericolosamente inquinata
di Guglielmo loffredi
Lettera ai candidati a Sindaco della città di Brescia
Gent. direttore, E’ accaduto un disastro ambientale di grandi proporzioni a Brescia, RAI 3 con la trasmissione PRESA DIRETTA ha dato un grande risalto alla vicenda. Ritengo il silenzio la malattia più insidiosa sia a livello personale che sociale. Se cresce la consapevolezza su ciò che è accaduto possiamo prevenire altre catastrofi. Un gruppo di persone informate possiede una grande forza rispetto al singolo individuo; la forza diventa pressione su chi ha il potere gestionale-politico del cambiamento.
Come cittadino bresciano chiedo a tutti i candidati a Sindaco della città di Brescia alle lezioni Comunali 2013 prossimi 26 e 27 Maggio: Emilio Del Bono, Laura Castelletti, Marco Fenaroli, Francesco Onofri, Laura Gamba, Adriano Paroli ad impegnarsi costituendo un gruppo di lavoro tecnico-scientifico che affronti seriamente la problematica inquinamento PCB area Caffaro e le altre gravi questioni ambientali come la ex cava Piccinelli di S. Polo, contaminata da Cesio 137 da polveri di fusione di rottami ferrosi. L’istituzione di un gruppo di lavoro con esperti anche internazionali eviterebbe di partire con una bonifica approssimata mossa solo dall’aspetto emotivo. Penso che un piano di lavoro costruttivo dovrebbe contenere anche la prospettiva, oltre la bonifica, dei terreni e del loro riutilizzo. Un piano inteso come sostantivo piuttosto che come avverbio potrebbe essere accolto positivamente dalla Comunità Europea favorendo l’accesso ai fondi di solidarietà europei … che sicuramente ci sono.
Non ci sono parole per descrivere l'assurdo. La collera mi scuote quando penso che nella zona inquinata da PCB vivono tutt’ora 25.000 persone e i bambini non possono giocare sui prati e nei giardini. Anche dove ci siamo trasferiti, 25 anni fa, nella zona di San Polo (periferia est di Brescia) la situazione è grave, anche se non è comparabile con la zona avvelenata dal policlorobifenile della Caffaro. Questo materiale andrebbe asportato, con costi sostenibili, e collocato in siti appositi. Si spendono invece soldi per monitorare una situazione ad altissimo rischio, al punto che è stato ipotizzato che la falda acquifera possa essere venuta a contatto nel tempo con il materiale contaminato da Cesio 137. Una riflessione per il candidato sindaco di Brescia alle prossime elezioni del 26-27 Maggio 2013: Guglielmo loffredi guglielmo.loffredi@alice.it Venerdì 05 Aprile,2013 Ore: 23:06 |