Lettera
don Santoro abbia fatto quello che un buon prete deve fare

da Vincenzo Bellini (Prato)

Caro Padre Alberto,
 
in questi giorni ho letto la notizia di don Santoro, che da quanto ho capito è stato praticamente costretto dalla Curia fiorentina a mettersi da parte dopo aver celebrato un matrimonio "che non s'aveva da fare".
 
Non riesco a capire questo comportamento della gerarchia ecclesiastica verso una persona così tanto amata dal suo popolo e non solo.
Ho avuto modo di sentire don Santoro qualche anno fa, in Palazzo Vecchio durante un convegno sulla Banca Etica e sul commercio equo e solidale. La sua posizione sulle banche e sul potere finanziario in genere era e credo sia ancora molto chiara ed in linea con quello che dice il vangelo: sono associazioni a delinquere legalizzate. Secondo lui si deve aiutare il prossimo senza trarne vantaggio, soprattutto quando quel prossimo è una persona nella sofferenza, nel bisogno, in difficoltà. E poi ricordo anche che disse qualcosa riguardo alla commistione fra chiesa e finanza che si potrebbe riassumere nel brano di Giovanni "portate via di qua queste cose e non fate della Casa del Padre mio una casa di mercato".
Non si può far finta che l'avidità istituzionalizzata di banche e altri poteri forti non abbia le sue grandi responsabilità sulla crisi economica in atto, e che purtroppo ha come vittime dapprima gli anelli più deboli della catena (giovani, precari) e poi via via si estende a tutta la classe medio-bassa della società.
Ritornando comunque a Don Santoro l'avevo capito subito che era un prete scomodo e non mi meraviglia che pur di toglierselo di torno qualcuno abbia preso il pretesto di questo matrimonio per fargli pagare anche i vecchi conti.
 
Non conosco in modo approfondito il caso e nemmeno il diritto canonico, ma credo che don Santoro abbia fatto quello che un buon prete deve fare per il suo popolo: benedire l'amore di 2 persone, fra l'altro ben mature, che si dichiarano cattoliche e che da una vita vivono insieme.
Non so quale sia il suo pensiero e quello degli altri amici di Koinonia, ma da parte mia credo sia importante manifestare a don Santoro tutta la nostra vicinanza e solidarietà in un momento così difficile.
 
Nella speranza di vederci presto, saluti
 
Vincenzo

Articolo tratto da:

FORUM (170) Koinonia

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Mercoledì 04 Novembre,2009 Ore: 16:18