"La Chiesa vive in una patente contraddizione istituzionale"

di José María Castillo

La Chiesa si è organizzata ed è gestita in maniera tale che in lei si avverte in modo palpabile la verità del detto antico: “Il fine non giustifica i mezzi”. Perché ed in che senso dico questo? La finalità della Chiesa è diffondere e rendere presente quello che ha diffuso e reso presente in questo mondo il messaggio di Gesù, il Vangelo. Questo è il fine in vista del quale si è fondata ed esiste la Chiesa. Ma per il conseguimento di questo fine quali mezzi usa questa Chiesa?
Se nella Chiesa l’aspetto originale e centrale è il Vangelo, a lui dobbiamo attenerci non solo per quanto si riferisce alla finalità, che è la Signoria di Dio, ma anche per tutto quello che si riferisce ai mezzi perché effettivamente si possa conseguire il risultato di questa finalità.
Ma qui viene la domanda capitale: la Chiesa usa realmente i mezzi che il Vangelo indica per conseguire la finalità che ci presenta il Vangelo? La risposta a questa domanda è complicata. Perché è evidente che nella Chiesa ci sono molte persone che non solo sono entusiaste del Vangelo, ma che si sforzano anche, per quanto possono, di vivere in accordo con ciò che ci viene detto nel Vangelo.
Quello che capita è che è molto difficile sapere chi siano le persone o gruppi umani che vivono così. Perché, tra la altre ragioni, lo stesso Vangelo chiede che, quando preghi, tu dia elemosina (aiuti a chi ne ha bisogno) o ti privi di quello che ti piace (tema del digiuno), tu faccia tutto questo in maniera che nessuno se ne accorga (Mt 6, 1 ss e par.). Vivere in accordo con il Vangelo è vivere in maniera tale che quello che la gente vede è la tua onestà e la tua rettitudine. Questo e le conseguenze che derivano da questa maniera di vivere. Ma null’altro che questo.
Detto ciò, il problema che ha la Chiesa sta nel fatto che effettivamente cerca e vuole compiere il fine che le assegna il Vangelo, ma non usa i mezzi che indica lo stesso Vangelo per raggiungere questo fine. Detto ciò, risulta inevitabile dire che la Chiesa vive in una patente contraddizione. Non è una contraddizione che ha il suo centro nell’etica o nella spiritualità. È una contraddizione istituzionale. Perché questo nostra Chiesa si è organizzata in maniera tale che, per essere importante ed influente al suo interno, non c’è altra soluzione che “scalare”: salire, essere socialmente importante, godere di privilegi, maneggiare denaro. Ossia, riprodurre i “figli di Zebedeo”, quelli che cercavano i primi posti, passavano alla larga di fronte a quelli che giacciono nei fossi delle strade della vita …
Gli esempi potrebbero continuare. Ma non occorre. Basta pensare che papa Francesco richiama tanto l’attenzione ed è diventato così popolare perché con il suo modo di vivere e di trattare la gente non sembra un papa. Questo semplice fatto non giustifica abbondantemente il fatto che il fine (annunciare ed insegnare il Vangelo) non giustifica i mezzi, che ci portano a scalare nella società ed a desiderare privilegi, che non possono essere i mezzi che ci portano ad avere fede in Gesù ed a vivere il suo Vangelo?

 
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Articolo pubblicato il 10.08.2019 nel Blog dell’Autore in Religión Digital (www.religiondigital.com )
Traduzione a cura di Lorenzo TOMMASELLI

 

 



Martedì 13 Agosto,2019 Ore: 06:53