Rassegna stampa del 19-01-2010

di Josč F Padova

Con un link adun filmato sulla fine orribile dei migranti respinti verso la Libia


Mentre traducevo questo fulminante editoriale di Le Monde ho ricevuto da don Aldo Antonelli la segnalazione di un filmato apparso su L'Espresso:
 
 
Vi prego di guardarlo. Forse le persone - sì, Bossi Calderoli Maroni e leghisti vari, le persone! - la cui spaventosa morte vi è fissata si trovavano su uno dei tanti barconi che non sono naufragati e che le navi italiane hanno respinto in Libia, anche se avevano diritto all'asilo in Italia. Forse sono passate per i KZ (Konzentrationslager) dell'amico Gheddafi, poi respinte ulteriormente nel Sahara e ivi abbandonate senza acqua né cibo. Forse tutto questo non è previsto negli accordi fra Silvio e Muhammar. Forse. 
Ma se anche non fosse così, ci rendiamo conto, io, tu, noi, l'Occidente - il civile Occidente! - di quello che non facciamo? 
Il nostro codice penale italiano prevede che commetta reato di omissione di soccorso "chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente... o di darne immediato avviso all'Autorità". All'Autorità? Ma l'Autorità è il ministro Maroni, sono coloro che respingono, che hanno portato in giudizio i capitani di navi che hanno soccorso gli immigrati - "negri" - naufraganti nel Canale di Sicilia. Sono quelli la cui malefica presenza si percepisce incombente sui luoghi di tragedie volute, come a Rosarno.
A questo punto l'assolutorio "Mi vergogno di essere italiano" fa ridere amaro. Mi chiedo invece: sono una persona? è una persona colui che assiste inerte al dilagare del razzismo becero nella società in cui vive? che non chiede perdono a quei poveri morti, a tutte le morti delle quali è indirettamente corresponsabile?

Josè F. Padova


Martedė 19 Gennaio,2010 Ore: 16:23