La Madonna e il mese di Maggio. Il Rosario insudiciato

di Beppe Manni

( 29-V-19)
La sere del mese di maggio, quando ancora le stagioni si facevano rispettare, mia madre in un suo cortiletto davanti ad un’edicola con la madonna di Lourdes, preparava sedie e anche e una ‘carega’ per una vecchia malata e immobile, poi recitava il rosario. Il rosario è una preghiera popolare, anche se veniva recitata in latino, la gente partecipava, diceva la seconda parte dell’ ‘Ave Maria gratia plena’ e rispondeva alle litanie con ‘ora pro nobis’. Alle volte si terminava con un canto. E il 31 Maggio si faceva una piccola festa con torte e vino. C’erano una ventina di persone tra donne e bambini che gli uomini snobbavano un poco questo ritrovarsi dopo cena a pregare. Era molto bello per noi bambini potere uscire nelle serate già tiepide, avvolti dal buio e dal profumo delle rose, accompagnati dal brillio delle lucciole e poi giocare a corrersi dietro o alla ‘nascundrola’. Il rosario era recitato in diverse parti del paese. Ancora oggi lo si fa nei paesi e nei quartieri. Una piccola liturgia domestica: forse l’unica, officiata da una ‘laica’, non dipendente da un prete, che faceva altre cose ritenute più importanti..
Un uomo politico dalla scarsa credibilità cristiana pochi giorni fa ha impugnato il rosario e guardando la statua della Madonna la invocava per avere più voti prima e per ringraziarla dopo le elezioni. Che ha ottenuto facendo leva sulla paura e l’odio contro stranieri, profughi, africani e islamici... Scherza coi fanti e lascia stare i santi verrebbe da dire. Sapevamo dell’uso strumentale del crocefisso e del presepe in difesa delle presunte radici cristiane dell’Italia e dell’Europa o dell’uso ambiguo della croce nelle lotte che insanguinarono la nostra storia. O peggio usata fino al settecento per rendere schiavi gli africani. La Madonna nella sua dolcezza femminile si è prestata meno a un uso improprio della sua immagine. Solo a Fatima quando nel 1917 tre pastorelli raccontano di avere visto una signora biancovestita che faceva pregare per la conversione della Russia comunista atea e miscredente; quella stessa che nel 1950 diventò pellegrina e girava tra le parrocchie in festa, per scongiurare la vittoria comunista a Modena. La recita del rosario nel mese di maggio è una liturgia semplice, gioiosa e conviviale. ‘La corona’ un simbolo dolce e innocente. Non sporchiamola caricando di significati cattivi che non corrispondono alla sensibilità popolare. La devozione alla Madonna è una tradizione molto antica e amata dalla gente cristiana ancora oggi, che vede in Maria che ha in braccio un bambino, l’aspetto materno e misericordioso di Dio, più vicino così agli uomini. La statua che i cristiani pregano è silenziosa e in ascolto non manda messaggi minacciosi come a Fatima e a Mediugorje. Tace, ascolta e consola.



Venerdì 07 Giugno,2019 Ore: 21:17