Verona, famiglie, Tonino Bello: "La famiglia è il luogo in cui ci si educa al rispetto delle diversità"

di Sergio Paronetto

Carissimi, tra ieri e oggi ho mandato, una lettera ad "Avvenire" e un'altra al giornale "L'Arena". Riguardano il congresso mondiale sulla famiglia. Vi giro la seconda, più breve. Shalom. S. P.
Caro direttore, nel giorno del suo insediamento Sboarina ha detto che sarà il sindaco di tutti i veronesi. Che farà l'amministrazione locale dopo il Congresso sulla famiglia da lei patrocinato e che è diventato un evento leghista, uno strumento di lotta politica "sovranista" con alcuni relatori noti per misoginia ed omofobia, maschilismo patriarcale e nazionalismo etnico?. Trasformerà le sue conclusioni in politica amministrativa? Patrocinerà manifestazioni di altri partiti? Sosterrà iniziative contrapposte dell'area Lgbt o queer?
Provo a proporre temerariamente un'altra strada, quella di sviluppare in modo coerente la mozione del 17 gennaio scorso. In quella data il Consiglio comunale di Verona, che pure si era aspramente diviso in occasione della legge 194, ha votato all'unanimità una mozione per fermare l'export di bombe all'Arabia Saudita e si è dichiarato disponibile a diventare "rete vitale di giustizia e di pace". Perché una cosa simile non potrebbe avvenire a proposito di una costruttiva politica per il sostegno familiare nel rispetto delle persone, della loro storia e di ogni vita (compresa quella dei minori vittime di femminicidio o membri di famiglie migranti bisognosi di una legge dello jus soli)?. Non si potrebbe farlo cercando una sintesi operativa utile, respirando l'aria della Costituzione, della Dichiarazione universale dei diritti umani, delle pratiche di accoglienza presenti a Verona (che è migliore o più avanti del pensiero di certi politici)?.
In mezzo a tante polemiche, sento il bisogno di ricordare una bella riflessione del vescovo Tonino Bello. Nel 1989 diceva che la famiglia può diventare laboratorio trinitario della pace. Laicamente significa luogo di buoni rapporti dove si impara a vivere con gli altri e per gli altri: tutti uguali, tutti differenti, tutti in relazione: "La famiglia è il luogo in cui ci si educa al rispetto delle diversità, e, quindi, alla lettura delle diversità non come innaturali, diaboliche, disturbanti, controproducenti, mostruose, da eliminare. La paura dell'altro, del diverso, di chi viene a mettere in discussione sicurezze antiche, produce preoccupanti tossine di rifiuto e mette in crisi, anche nella nostra esperienza cristiana, consolidati concetti di accoglienza". Shalom.
Sergio Paronetto (presidente Centro Studi di Pax Christi)



Lunedì 25 Marzo,2019 Ore: 21:27