La multifiorita stagione

di Lidia Menapace

Sembra più fine ottobre che inizio aprile, ma per fortuna i fiori hanno un loro orologio interno fedele, e così viaggiando viaggiando ho letto la solita bellissima trafila: prima spuntano i fiori gialli, col loro colore squillante e fresco, primule, forsizie, ginestre; poi arrivano i fiori bianchi che staccano dal primo verde che spunta da terra, il biancospino, i mandorli, il sambuco; poi il rosa dei peschi incomncia a sfoggiare sfumature più sofisticate e leggiadre e dopo viole, tulipani, garofan, camelie, rose e si avvia quella che Mimnermo chiamava "poluanthemos ore",la multifiorita stagione.
Tutto ciò mi trasmette un grande senso di bellezza e di ordine vitale, di sicureza: la ripetizione stagionale è una rassicurazione; immagino la paura delle primea creature intelligenti, che forse temevano che ii sole fuggito non tornasse più; e il miracolo dell'alba arrivava come un patto sicuro e sereno stipulato con la madre Terra.
Ero sul Gargano una delle scorse mattine, mi sono svegliata presto e ho visto con eterno stupore il sole sorgere all'orizzonte dal mare, sfumando di rosa le nuvole prima grige e cancellando via via con la sua luce potente una sottile mezzaluna argentea, che prima campeggiava, una meraviglia.



Martedì 09 Aprile,2013 Ore: 15:26