Editoriale
Sangue: donate, donate, donate

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
I
servizi trasfusionali della regione Campania sono in grave crisi. Mancano all’appello diecimila unità di sangue all’anno. Per i mesi di luglio e agosto, da sempre i mesi più critici dell’anno, mancano 1700 unità di sangue. Sono a rischio sia le trasfusioni necessarie per le emergenze, sia quelle per i malati cronici che ne hanno necessità costante come i talassemici che non possono vivere senza. E ciò vale anche per gli ammalati oncologici che, nella fase acuta della malattia, hanno bisogno anche di una trasfusione ogni 2-3 giorni.
Ce lo conferma il dott. Michele Vacca, primario del servizio Trasfusionale dell'ospedale Cardarelli e Direttore della struttura Regionale di Coordinamento delle attività trasfusionali della Regione Campania.
«Fino al 2017 – ci dice il dottor Vacca – la regione Campania era autosufficiente. Producevamo in regione le circa cento settantamila unità che ogni anno usiamo, 60% delle quali vanno agli ammalati cronici e 40% alle emergenze. Poi c’è stato un calo di fiducia nel sistema trasfusionale provocato da una trasmissione TV delle Iene su un caso successo in una struttura AVIS e da allora siamo in affanno». Nel 2018 è dunque iniziata la crisi che è continuata nel 2019.
In Campania la raccolta del sangue è basata per l’80% sulle associazioni di volontariato, che sono AVIS, FRATRES, FIDAS e CRI, con una quarantina di postazioni mobili, e per il restante 20% dai servizi trasfusionali degli ospedali che sono una ventina e sono presenti in tutte le provincie. Nelle altre regioni il rapporto fra volontariato e ospedali è 50 e 50 e ciò rende più stabili le donazioni. Anche in Campania si sta lavorando per raggiungere questi rapporti. L’indice delle donazioni (donatori ogni mille abitanti) in Campania è del 28 mentre la media nazionale è di 42. Ci sono pochi donatori, ce ne vorrebbero di più. La provincia di Avellino è in controtendenza. Oltre alla Campania non sono autosufficienti anche il Lazio e la Sardegna.
«Tutto il sistema trasfusionale si basa su un atto gratuito quale è la DONAZIONE. Ed è la gratuità che informa tutto il sistema di gestione del sangue. Aver minato la fiducia nelle strutture di volontariato – continua il dott. Vacca – ha fatto calare considerevolmente le donazioni».
Ma non c’è alcuna ragione per dubitare del sistema di volontariato perché, ci dice il dott. Vacca, «in Italia la normativa sulle trasfusioni è estremamente stringente e non c’è alcuna possibilità che possa esserci un qualsiasi tipo di commercio del sangue. È semplicemente impossibile. Aver adombrato questa possibilità è da irresponsabili».
I NAS, inoltre, controllano costantemente le attività di tutti i centri trasfusionali e mai nessun problema è stato rilevato.
Dunque l’appello è a donare per dare una speranza di vita ai malati cronici che senza il sangue rischiano la morte. E occorre farlo subito per consentire sia di superare l'emergenza Luglio-Agosto sia per quella che inevitabilmente si presenta all'inizio di settembre.
«Per incentivare le persone alla donazione – ci racconta il dott. Vacca – noi effettuiamo moltissime analisi, che non si fanno normalmente, che consentono ai nostri donatori di controllare il proprio stato di salute. È un modo per ripagarli della loro donazione che è indispensabile per poter affrontare sia le urgenze sia le malattie croniche, sia quelle oncologiche».
Ogni donatore dona 450cc di sangue. Da questo sangue grezzo vengono estratti tre componenti che sono il “sangue” propriamente detto, il plasma e le piastrine. Per il plasma, che è fondamentale per la produzione di tutta una serie di medicine quali le immunoglobuline, l’Italia nel suo complesso non è autosufficiente.
«C’è la possibilità – ci dice il dott. Vacca – di donare anche solo il plasma ed è una donazione che si può fare ogni 15 giorni con una procedura semplice e senza problemi».
Dunque ritorniamo con fiducia a donare il sangue, sia nelle strutture ospedaliere sia in quelle del volontariato che per operare hanno bisogno di sottoporsi a rigidi protocolli di accreditamento che non lasciano spazio alla improvvisazione e a traffici illeciti.
E per favore, diciamo noi, non date più alcun credito a trasmissioni scandalistiche che non hanno alcuna utilità sociale ma che hanno il solo scopo di aumentare la propria audience e i propri introiti pubblicitari. I presunti “scandali” che minano la solidarietà ed un sistema sanitario che aiuta la vita si commentano da soli e dovrebbero essere rifiutati in modo netto e senza appello.
Cercare poi lo scandalo per screditare le regioni del sud, ed in particolare la Campania, è un atto particolarmente indegno.
E non c’è niente di più bello che donare il proprio sangue e sapere che con quel gesto di amore si garantisce la vita o la guarigione a malati cronici o a persone in emergenza.
Donate, donate, donate. Non solo in Campania ma in tutta Italia e sostenete il volontariato che è donazione gratuita di se a chiunque, e sottolineo chiunque, ne abbia bisogno.
E donate prima di andare in vacanze.
Giovanni Sarubbi

Verifica al seguente link se puoi donare il tuo sangue: link

Dati forniti dal dott. Michele Vacca



Domenica 28 Luglio,2019 Ore: 18:16