USA: sto dalla parte del popolo oppresso e discriminato perfino nel diritto alla vita

di Mattia Montaniel

Mattina MontanileL'assassinio di George Floyd non è opera di un solo bastardo ma di quattro bastardi razzisti. Ciò è provato da due video che mostrano non uno ma tre poliziotti che pressano gambe, stomaco, torace e collo di un essere umano lasciato per 10 minuti senza scampo, sotto pressione fino alla morte senza nessuna possibilità di sottrarsi al soffocamento. Un quarto poliziotto osservava e lasciava fare complice degli altri.
Le immagini dei due video provano, al di Là di ogni ragionevole dubbio, che i quattro erano determinati nell’uccidere anche perché continuavano a schiacciarlo anche quando era evidente che GEORGE non respirava più,ucciso solo perchè era nero e considerato meno di una formica.
La giustizia americana per nulla indipendente dal potere politico, sempre sollecita nel lasciare impuniti migliaia di crimini compiuti da suprematisti, e da razzisti, non si è smentita nemmeno questa volta: la prima autopsia ha avallato la tesi degli assassini, George Floy non sarebbe morto per soffocamento. Un falso plateale, a sostegno di una cultura autoritaria che include il diritto di uccidere e che ha sbalordito il mondo. Un falso che è stato subito smentito da una seconda autopsia. Intanto, tollerati e protetti dalla guardia nazionale e da Trump, razzisti armati fanno fuoco da Suv e furgoni su chi manifesta in tutto il paese.
Il governo americano ha negato l'evidenza senza vergogna ma questo è un tratto comune dei populisti di ogni paese.
I nostri leghisti, dopo aver tentato di non fermare le attività produttive e di nascondere i contagi nelle strutture sanitarie assistite, hanno commesso errori che hanno trasformato l'epidemia in ecatombe - son morti più di 17 mila lombardi, il 50% dei decessi in Italia - e ora con un perverso gusto del macabro, giocano a fare i negazionisti con il coronavirus.
La mobilitazione e la determinazione di chi protesta negli USA sono la conseguenza della legittima rabbia e stato emotivo dovuto all'insicurezza dilagante. La rivolta nasce dal sentirsi popolo umiliato ed offeso nei valori irrinunciabili. Nessuno può essere senza coscienza e superficiale per difesa di parte e del proprio credo politico. Nessuno può rinunciare alla difesa dei diritti fondamentali di civiltà e umanità.
Trump prima di minacciare l’intervento della guardia nazionale e dell’esercito, avrebbe potuto schierarsi subito per l’arresto ed un rigoroso processo che assicurasse alla giustizia i quattro poliziotti. Poteva promettere la revisione di tutti i processi che hanno lasciato impuniti i crimini razzisti, gli atti di violenza e gli abusi di potere della polizia americana, contro afroamericani ed ispanici. Poteva prospettare una riforma che garantisse indipendenza alle strutture della giustizia americana. Poteva ma non l'ha fatto. In america c'è ora qualche accenno su questi temi ma giunge tardiva ed approssimata e appare flebile anche la voce dell’opposizione democratica.
Per queste ragioni io continuo a stare senza se e senza ma con la rivolta del popolo oppresso e discriminato perfino nel diritto alla vita.



Mercoledì 03 Giugno,2020 Ore: 17:57