Il Mattinale del direttore
Giovanni Sarubbi

IL CAPITALISMO HA FATTO ANCHE COSE BUONE?(5)
A volte qualcuno scopre l’acqua calda. È il caso dell’economista francese Thomas Piketty autore di ben due libri sul tema delle diseguaglianze. Il primo libro è intitolato Il Capitale nel XXI secolo, il secondo, in uscita in italiano in questi giorni, è intitolato Capitale e ideologia. Sono oltre duemila pagine complessive che raccontano ciò che qualsiasi operaio conosce benissimo da molti secoli e cioè che i capitalisti sono immensamente ricchi e il resto del mondo è immensamente povero e che la ricchezza dei capitalisti è destinata a crescere e a concentrarsi sempre di più in poche mani. Nulla di nuovo per chi ha letto Marx. Come nulla di nuovo è la proposta di Piketty per salvare il capitalismo che è quella di tassare la ricchezza a livello globale. Una patrimoniale insomma. Nell’introduzione al secondo volume si legge: ”La disuguaglianza non é economica o tecnologica: é ideologica e politica”. Piketty sostiene la nota tesi sul “primato della politica sull’economia” contraddetta da tutta la storia dell’umanità. Chi ha un patrimonio di 100miliardi di dollari ha un potere politico incommensurabile rispetto al comune mortale. “Io insisto , al contrario, – scrive Piketty -sul fatto che esista una sostanziale autonomia della sfera delle idee, che é la sfera ideologico-politica”. I suoi libri hanno comunque il merito di aver certificato che le diseguaglianze sociali esistono e sono enormi e non sono una invenzione di Marx e che esse prospettano, come scrive Stefano Feltri, “il ritorno a un capitalismo ottocentesco“. (Continua)

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08/06/20 : 8:43:21
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