Aboubakar Soumahoro: il sindacalista dei nuovi schiavi a Vicofaro

Pistoia 5 dicembre 2018


a cura di Comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini-Bonelle, Centro di accoglienza don Lorenzo Milani di Pistoia, Assemblea Permanente Antirazzista Antifascista Vicofaro

 
Incontro con Aboubakar Soumahoro,
leader sindacale dei braccianti del Sud Italia,
Mercoledì 5 dicembre – ore 21
Centro di Accoglienza di Vicofaro
via Santa Maria Maggiore, 71 Pistoia
Le condizioni di vita e di lavoro di migliaia di persone continuano ad essere calpestati da un’organizzazione economica (spesso soggetta a infiltrazioni criminali e mafiose) che non esita, pur di far profitti, a ignorare regole e contratti obbligando uomini e donne a una vera e propria nuova schiavitù. Oggi il cosiddetto Decreto Salvini peggiora gravemente la vita dei rifugiati e degli immigrati in generale, introducendo norme peggiorative e discriminatorie.
Da tempo impegnati nell’accoglienza e nella difesa dei diritti degli ultimi, le Comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini-Bonelle, l’Assemblea permanente antirazzista antifascista Vicofaro e il Centro di accoglienza “don Lorenzo Milani” di Pistoia si fanno promotori di un incontro pubblico con Aboubakar Soumahoro. Il sindacalista di questi nuovi schiavi, italo-ivoriano, leader del sindacato Usb, è in prima fila nella battaglia dei diritti dei braccianti utilizzati nei lavori agricoli nel Sud Italia. Soumahoro è diventato noto per il suo appassionato discorso in memoria dell’amico Soumayla Sacko, il giovane maliano, anch’egli sindacalista, barbaramente ucciso lo scorso giugno in Calabria con un colpo di fucile alla testa. Il suo nome è di nuovo tornato sui media in agosto, quando, a seguito della strage dei braccianti sulle strade pugliesi - 16 vittime in tragici incidenti stradali - i lavoratori agricoli, in larga parte immigrati di origini africane, hanno scioperato organizzando la marcia dei “berretti rossi”. Con le sue denunce del caporalato e i suoi accorati appelli ai politici, Soumahoro ha rappresentato un esempio forte di resistenza civile, politica e intellettuale, diventando la voce dei senza voce e manifestando la propria disapprovazione al ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Non abbiamo bisogno di sentirci dire che è finita la pacchia. Noi non abbiamo mai conosciuto questa pacchia”.
La presenza di questo coraggioso testimone vuole ribadire con forza la nostra disobbedienza civile contro una legge disumana e la nostra resistenza in difesa dei valori costituzionali della dignità umana, della solidarietà e della giustizia sociale.



Lunedì 03 Dicembre,2018 Ore: 08:43