Appello per il dissequestro delle navi umanitarie per la riapertura di canali d’ingresso legali
Mai più navi quarantena!

di Rete Antirazzista Catanese, LasciateCIEntrare, CarovaneMigranti, Ongi Etorri Errefuxiatuak, Caravana abriendo fronteras, Borderline Sicilia

Lungo è il calvario che hanno dovuto subire le ONG delle navi umanitarie, dalla Cap Anamr  che nel luglio 2004 salvò 37 sudanesi, fino alla Iuventa ancora sotto sequestro nel porto di Trapani dall’agosto 2017.  Quest’anno le navi umanitarie che hanno salvato la vita a migliaia di migranti, sono state punite per il reato di Solidarietà con una vergognosa campagna di criminalizzazione con ridicoli pretesti, validi solo per loro e non applicati ad altre navi commerciali ed alla Guardia Costiera:
La Sea Watch3 è sotto fermo amministrativo a Porto Empedocle da inizio luglio, la Sea Watch4 al porto di Palermo da inizio settembre, la Ocean Viking di SOS Mediterranèe a Porto Empedocle dal 22 luglio,la Alan Kurdi della Sea Eye ad Olbia da fine settembre, la Mare Jonio di Mediterranea al porto di Augusta dal 26 ottobre. Le navi Aita Mari della Ong basca Salvamento Maritimo Humanitaro  e la Ong spagnola Proactiva  Open Arms, hanno subito analoghi fermi e per quest’ultima  il prossimo 12 dicembre il tribunale di Palermo processerà l’ex ministro Salvini per sequestro di persona (163 migranti) nell’agosto 2019.
L’emergenza Coronavirus ha dato il pretesto al governatore della Sicilia ed al ministro dell’Interno, pur con sfumature diverse, di cavalcare i peggiori istinti xenofobi contro i migranti presunti untori, costringendoli a lunghe ed arbitrarie segregazioni nelle navi-quarantena, mentre l’estate  scorsa sono state accolte, senza alcuna precauzione, decine di migliaia di turisti  provenienti da regioni del Nord Italia e da Malta con alto tasso di contagio.
Il cerchio si chiude con il nuovo patto per l’immigrazione della Commissione europea (Migration Pact) e con le micidiali politiche di respingimento di Frontex, che nei prossimi 5 anni quintuplicherà le risorse per un corpo speciale di 10.000 operatori per deportare e rimpatriare le sorelle ed i fratelli migranti, esportando la vergognosa esperienza del campo di Moria in Grecia e sostenendo le bande criminali autoproclamatesi Guardia Costiera libica.
L’estate scorsa a fine agosto, nonostante la pandemia, abbiamo contribuito in Sicilia alle tappe di Carovana 2020, che in Nord Italia, in Spagna e nei paesi baschi hanno marciato iniziando a costruire una piattaforma di lotta per smantellare la Fortezza Europa.
Facciamo appello a tutte le realtà solidali a potenziare il monitoraggio delle violazioni dei diritti dei migranti , a sostenere la richiesta di Verità e  Giustizia per Abou e Said, 2 minori stranieri non accompagnati deceduti a Palermo ed a Catania (dopo essere stati sequestrati e non soccorsi nei vergognosi  Hot spot galleggianti). Invitiamo inoltre ad articolare campagne di mobilitazione costruendo dal basso una nuova soggettività internazionalista che  liberi il mar Mediterraneo dalla barbarie del razzismo e delle guerre.
TRAGHETTI, NON FRONTEX!
Sicilia aperta e solidale Nessuna persona è illegale
Promotori:
Rete Antirazzista Catanese, LasciateCIEntrare, CarovaneMigranti, Ongi Etorri Errefuxiatuak, Caravana abriendo fronteras, Borderline Sicilia



Giovedì 05 Novembre,2020 Ore: 20:38