L'Aquila.
Ricostruire il tessuto sociale per ricostruire le vite

di Agenzia NEV del 23/02/2011

A Tempera (AQ) un centro polifunzionale finanziato dall'Otto per mille valdese e dalla FCEI


Roma (NEV), 23 febbraio 2011 - A quasi due anni dal terremoto de L'Aquila, nel borgo di Tempera, tra i più colpiti dal sisma, si aprirà il cantiere di un centro polifunzionale finanziato in larga parte con l'Otto per mille della Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi), ma anche con i fondi raccolti dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) nei mesi appena successivi al terremoto. Grazie alle donazioni pervenute con la sottoscrizione FCEI dall'Italia e dall'estero, lo stanziamento ammonta a un totale di 500mila euro. Il nuovo spazio di aggregazione ospiterà una sala conferenze e concerti, una sala buffet, un circolo ricreativo con bar e cucina, una biblioteca, una sala multimediale e una ludoteca.

Il progetto della struttura dedicata alla popolazione di una delle 19 "new-town" sorte dopo il terremoto, è stato presentato ieri alla stampa nella sede comunale di Villa Gioia a L'Aquila. Presenti il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente, l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, l’assessore alle Politiche sociali Stefania Pezzopane, nonché Massimo Aquilante, presidente della FCEI e Alessandra Trotta, presidente dell'Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI) in rappresentanza dell'Unione delle chiese metodiste e valdesi.

"La costruzione di questo Centro, il cui scopo sarà quello di ricostruire il tessuto sociale aggregativo della popolazione di Tempera, è il frutto di una lunga serie di incontri e contatti con gli enti pubblici della Provincia e del Comune", ha spiegato Aquilante ringraziando le autorità presenti per la preziosa collaborazione nella definizione della destinazione dei fondi. "Le new-town, espressione delle politiche governative, hanno tralasciato completamente l'importanza della dimensione sociale delle comunità, incrementando il senso di sradicamento delle persone. Un aspetto, quello aggregativo, che riteniamo essere cruciale, soprattutto in situazioni post-traumatiche. Sin dai primi momenti dell'emergenza il nostro intervento è stato quello di offrire un supporto di tipo psicosociale nelle tendopoli. Ora, nella fase della ricostruzione, è nostra convinzione che per ricostruire l'orizzonte della speranza sia necessario permettere ai bambini, agli anziani e alla comunità tutta di disporre di un luogo di ritrovo dove poter curare le relazioni umane contro ogni senso di isolamento ed emarginazione", ha detto Aquilante, aggiungendo che "come chiese evangeliche ci preme sottolineare che la scelta di donare questo Centro all'ente pubblico è dettata dal nostro modo laico di intendere l'aiuto alla popolazione. La stessa gestione della struttura sarà affidata all'Associazione Tempera Onlus, e sarà quindi nelle mani dei cittadini". Soddisfazione per questa collaborazione è stata espressa da Rosanna Scimia, presidente dell'Associazione della Frazione aquilana che complessivamente conta un migliaio di persone. Ha realizzato il progetto, assieme al collega Francesco De Luca, l'architetto Edgardo Cotellucci. La struttura, di circa 500 metri quadri, sarà costruita secondo i più rigorosi criteri antisismici e sarà realizzata con materiali compatibili tenendo conto del risparmio energetico. Il cantiere aprirà tra due mesi, mentre per la realizzazione del Centro ci vorrà poco meno di un anno, ha fatto sapere l'architetto. "Per completare la struttura sarà necessario un ulteriore sforzo, perché la cifra stanziata copre solo il progetto, e non la parte dell'arredamento", ha precisato Aquilante.



Venerd́ 25 Febbraio,2011 Ore: 14:33