Uta Ranke-Heinemann è stata la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra di teologia, ma anche la prima a perderla. Nata nel 1927, è la figlia maggiore del Presidente Gustav Heinemann (1969 - 74), convertito al cattolicesimo nel 1953, ed ha studiato a Monaco insieme a Joseph Ratzinger, diventando docente nel 1970. Nel 1985 ha iniziato ad insegnare all’Università di Essen (ora conosciuta come la Duisburg-Essen University) ma fu licenziata e scomunicata nel 1987 dopo aver affermato i suoi dubbi sulla Nascita Virginale di Gesù. Ha successivamente ottenuto la docenza di storia delle religioni in una università non controllata dalla chiesa. Nel 1999 si è candidata alle presidenziali per il Partito Social Democratico, ma ne uscì sconfitta dal suo pronipote Johannes Rau. Ad oggi, è una attivista in battaglie umanitarie e pacifiste e scrive libri sul cattolicesimo, tra cui ricordiamo i suoi bestseller internazionali "Eunichi per il Regno dei Cieli" e "Mettere da parte le cose puerili". DW-WORLD.DE l’ha interpellata per conoscere il suo parere sul futuro della Chiesa Cattolica tedesca dopo l’annuncio delle dimissioni del Cardinale Lehmann dalla Presidenza della Conferenza Episcopale.
DW-WORLD.DE: Il Cardinale Karl Lehmann è ritenuto la voce liberale del cattolicesimo tedesco. E’ una definizione che la trova d’accordo?
Uta Ranke-Heinemann: Il Cardinale Lehmann è una figura controversa. Siamo stati studenti insieme quando Karl Rahner, il teologo più influente del XX secolo, era docente. Eravamo amici. Mi ha accompagnato a casa varie volte - fino alla porta di casa, ovviamente - ed eravamo d’accordo su molte cose. Attualmente, comunque, è stato costretto alle dimissioni dopo essere stato definito eretico. I suoi libri sono introvabili. Ma nel 1984 Lehmann scrisse l’introduzione al libro di Rahner, quella con cui festeggiava il suo ottantesimo compleanno, in cui Rahners auspicava che lui e gli altri teologi rivalutassero un pensiero progressista su questioni come la Nascita Virginale di Gesù, sull’esistenza di fratelli e sorelle di Gesù, la paternità biologica di Giuseppe rispetto a Gesù, figlio di Dio. Nel 1987 divenne il capo della Conferenza Episcopale e proprio in quell’anno persi la mia cattedra poiché avevo citato le opinioni di Rahner sulla Nascita Virginale. Quando mi sono rivolta a Lehman per chiedere aiuto, non mi ha risposto. Chiaramente ha dimostrato di avere un’opinione teologica per i docenti e un’altra per il gregge. Così, se da una parte considero Lehmann positivamente, ritengo che, al contempo, abbia dimostrato di essere un esperto doppiogiochista. In una ampia serie di frangenti, egli ha una verità per il papa e per i semplici, e un’altra per i professori di teologia come Karl Rahner.
Quali verità?
La questione della Nascita Virginale, dell’uso del preservativo, dell’aborto dal momento del concepimento. Personalmente sono contro l’aborto, ma non dal primo momento del concepimento.
Lehmann d’altro canto definisce un embrione che ha pochi secondi di vita un individuo, che rappresenta un nonsenso a livello scientifico. Altri temi riguardano la teoria cattolica sul diavolo e sull’esorcismo, ribadite sia da Giovanni Paolo II che dal suo successore Benedetto XVI, che Lehmann sembra tranquillamente condividere. "E’ necessario che la Chiesa pratichi esorcismi, altrimenti verrebbero effettuati al di fuori e se ne perderebbe il controllo", ha dichiarato sullo Spiegel TV nel gennaio 1996. In molti casi, Lehmann ha cercato in vano di raggiungere dei compromessi con Roma, motivo per cui è stato definito liberale. Ma durante il pontificato del papa attuale e del suo predecessore, ha purtroppo contribuito ad aumentare il gap tra il pastore ed il gregge.
Lehmann ha affermato che vorrebbe assistere ad un cambio generazionale all’interno della Chiesa Cattolica tedesca. Ritiene che questo accadrà?
Assolutamente no - loro non vogliono nessun cambiamento. Ciò che interessa loro è agire da cloni del papa. Papa Giovanni Paolo II si limitava a formare suoi cloni e Benedetto fa lo stesso. Tutti i vescovi sono fatti a loro immagine. Anche i più giovani non sembrano affatto moderni o liberali. Personaggi quali Joachim Meisner [l’Arcivescovo di Colonia] sono selezionati accuratamente. Tutti vanno nella stessa direzione, benedizioni durante il battesimo ai neonati, e "grandi" esorcismi agli adulti (in linea con l’edizione del Catechismo di Giovanni Paolo II del 1992, par. 1237, 1243, 1673), e tutti loro si occupano fortemente della tematica dell’aborto. Quale parte integrante del culto alla Vergine Maria, si ritiene che la vita umana abbia un’anima dal primo momento del concepimento. Prima del 1869, vigeva il principio che l’anima esistesse successivamente al concepimento ed era prevista la scomunica soltanto per aborti effettuati dopo l’80 giorno dal concepimento. Rahner si è riftto a questo principio, senza stabilirne una tempistica precisa. Oggi, la Chiesa rende la gente cieca, agendo di nuovo in modo ambiguo e disonesto. E questo è il mio principale rimprovero a Lehmann.
Esistono al momento figure liberali all’interno della Chiesa Cattolica?
Non tra i vescovi. Papa Giovanni Paolo II ha eliminato la vecchia guardia - revocando al contempo la loro abilitazione all’insegnamento - ad esempio in riferimento a Hans Küng [Küng rifiutava la dottrina dell’infallibilità del papa e fu disabilitato all’insegnamento teologico] -- altri, invece, sono deceduti, come Karl Rahner, e sono stati sostituiti con nuovi elementi chiaramente allineati. Una ragione per cui la percentuale di omosessuali in Vaticano è così alta è che lci si è limitati a garantire che nessun vescovo avesse alcun tipo di relazione con donne. Si sono opposti fortemente al controllo delle nascita e, ovviamente, all’ordinazione delle donne.
Il cristianesimo è stato ridotto alla fede nel celibato.
Ha importanza quindi chi sarà a capo della Conferenza Episcopale tedesca, visto che l’ultima parola spetta sempre del papa?
No! E’ proprio questo il punto. Lehmann era visto come un liberale poiché contestava un minimo, aveva una minima visione centrata sulla persona umana e timidamente prendeva la parola. Non adottò mai una dura opposizione come Meisner. E alla fine crollò, tenne la bocca chiusa. Chi conta è il papa. I vescovi sono impossibilitati.
Quali sono, a suo parere, le riforme fondamentali di cui la Chiesa Cattolica necessita?
Il papa non dovrebbe essere infallibile. Ma sono pessimista. Questo non cambierà mai. Nulla cambierà mai. Chiunque metta in discussione i temi dell’aborto o della contraccezione, ad esempio, semplicemente non diventerà vescovo.
Perché la Chiesa Cattolica non è capace di cambiare?
Quale istituzione, la Chiesa Cattolica ha impiegato 2000 anni per raggiungere il suo potere teocratico. Il papa non vuole soltanto governare il Vaticano, vuole governare il mondo. Vuole inserire Dio nella costituzione dello Stato, ma, ovviamente solo il suo Dio - dopo tutto, un asino vede Dio da asino, un uomo vede Dio da uomo. Ma la gente sembra accettare questa figura del papa così ridicola e favolistica. D’altronde fin quando uno non si fa domande, è facile crederci.
Theologian: New Leader Won’t Change German Catholic Church
With Cardinal Karl Lehmann resigning as head of the German Bishops’ Conference, are the winds of change blowing in the country’s Catholic Church? Catholic theologian Uta Ranke-Heinemann doesn’t seem to think so.
Uta Ranke-Heinemann was the first woman in the world to hold a chair of Catholic theology, and the first woman in the world to lose it. Born in 1927, the eldest daughter of former President Gustav Heinemann (1969 - 74) converted to Catholicism in 1953 and studied in Munich alongside Joseph Ratzinger, becoming a professor in 1970. In 1985 she began teaching at the University of Essen (now known as the Duisburg-Essen University) but lost her position and was excommunicated in 1987 after she voiced doubts about the Virgin Birth. She subsequently held a religious history chair at the university that was not controlled by the church. In 1999 she was presidential candidate for the PDS (Party of Democratic Socialism), but defeated by her nephew by marriage, Johannes Rau. These days, she is a humanitarian activist and pacifist and writes books on Catholicism, including the international bestsellers "Eunuchs for the Kingdom of Heaven" and "Putting Away Childish Things." DW-WORLD.DE talked to her about where Germany’s Catholic Church is headed after Cardinal Karl Lehmann announced this week that he would be stepping down as head of the German Bishops’ Conference.
DW-WORLD.DE: Cardinal Karl Lehmann is often referred to as the liberal voice of German Catholicism. Is this a description you’d agree with?
Uta Ranke-Heinemann: Cardinal Lehmann is a tragic figure. He and I were both students of Karl Rahner, the most influential theologian of the 20th century. We were friends. He took me home on occasion -- only as far as the front door, of course, but nonetheless -- and we agreed on everything. These days, however, Karl Rahner is more or less dismissed by the bishops as a heretic. You can’t find his books anywhere. But in 1984, Lehmann wrote an introduction to an anniversary publication marking Rahners’s 80th birthday, in which he explicitly praised him and other theologians as forward-thinking and progressive on questions such as the Virgin Birth, brothers and sisters of Jesus and the matter of Joseph being the biological father of Jesus, the son of God. In 1987 he became head of the Bishops’ Conference, and this was the year I lost my professorship because I quoted Rahner’s views on the Virgin Birth. When I turned to Lehmann for help, he failed to respond. He clearly has one opinion for theology professors and another for the flock. So while I consider Lehmann likeable, I believe that he is a master of the double standard. On a number of key issues, he has one truth for the pope and the simple-minded, and another for theology professors such as Karl Rahner.
Which ones?
Bildunterschrift: Großansicht des Bildes mit der Bildunterschrift: Cardinal Karl Lehmann - a master of the double standard?
The question of the Virgin Birth, use of condoms, abortion from the moment of conception. Personally I am against abortion, but not from the first moment of conception. Lehmann on the other hand called an embryo that’s just seconds old an individual, i.e. something indivisible, which is scientific nonsense. Other issues include the Catholic practice of the devil and exorcism under John Paul II and his successor Benedict XVI, which Lehmann happily goes along with. "Church exorcisms are necessary because otherwise, exorcisms will be performed outside the church and the situation will spiral out of control," he said on Spiegel TV in January 1996. Now and then, Lehmann tried in vain to find compromises with Rome, which is why he is referred to as a liberal. But under the current pope and his predecessor, he allowed the gap between the shepherd and his flock to become ever wider.
Lehmann has said he’d like to see generational change in the Catholic Church here in Germany. Do you think this will happen?
Nonsense -- they don’t want generational change at all. All that matters is that they are all clones of the pope. Pope John Paul II only ever appointed clones and Benedict does the same. All the bishops are made in his image. Even the younger ones are no more modern or liberal. Characters such as Joachim Meisner [Editor’s note: the archbishop of Cologne] are all hand-picked. They all go along with exorcism at christening for infants and "great" exorcism for adults (in keeping with John Paul II’s World Catechism 1992, no. 1237, 1243, 1673), and all they’re interested in is the abortion issue. As part of the Church’s worship of the Virgin Mary, it believes in the ensoulment of human life at the first moment. Prior to 1869, it adhered to the principle of successive ensoulment and required excommunication for abortions only after 80 days. Rahner returned to the principle of successive ensoulment without attaching a particular time-frame to it. Today, the Church pulls the wool over people’s eyes, and in essence it comes down to double standards and dishonesty. And that’s my main reproach against Lehmann.
Are there any liberal elements in the Catholic Church?
Not among the bishops. Pope John Paul II put paid to the old guard -- either their authority to teach was rescinded -- such as Hans Küng [Editors’ note: Küng rejected the doctrine of papal infallibility and was stripped of his license to teach as a Roman Catholic theologian] -- or they died, like Karl Rahner, and were replaced by new ones who were closely vetted. One reason why the percentage of homosexuals in the Vatican is so high is because all that matters is that none of the bishops have a record of relationships with women. They must oppose birth control -- and of course, women priests are unacceptable. Christianity has become reduced to a credo of celibacy.
Does it really matter who heads the German Bishops Conference, given that the final authority is always with the pope?
No! That’s the point. Lehmann was seen as liberal because he would complain a little, he would take a humanitarian stance now and then and bleat a little. He was never a fanatical hardliner like Meisner. But ultimately he always caved in. He kept his mouth shut. All that matters is the pope. The bishops are utterly incapacitated.
Which reforms do you think the Catholic Church needs most?
The pope should not be infallible. But I’m pessimistic. This will never happen. Nothing will change. Anyone who doubts the anti-abortion and anti-condom stance, for example, will simply never be allowed to become a bishop.
Why is the Catholic Church incapable of changing?
Bildunterschrift: Großansicht des Bildes mit der Bildunterschrift: A fairytale figure?
As an entity, the Catholic Church has taken 2000 years to achieve a theocratic concentration of power. The pope doesn’t just want to rule the Vatican, he wants to rule the world. He wants God acknowledged in state constitutions, but of course only his God -- after all, a donkey sees God as a donkey, man sees God as man. But people seem to be able to accept this ridiculous fairytale figure of a pope. So long as one doesn’t ask too many questions, it’s all very easy to believe.
Interview: Jane Paulick
Martedì, 22 gennaio 2008