Riceviamo questa poesia dalla nostra carissima amica Giovanna Mulas, poetessa sarda di fama internazionale, che così ci scrive:
Carissimi, certa di fare cosa gradita desidero segnalarvi e mettervi in contatto con un autrice sarda, Stefania Calledda, mia conterranea ( www.stefaniacalledda.it ). E molto giovane, schiva, l ho trovata di forte profondità emotiva, ha sofferto per la sua malattia che l ha portata a rischiare la propria vita. Autrice di talento degna di nota. Pubblica con La Riflessione, Davide Zedda Editore ( www.lariflessione.com ), seria e valida casa editrice nostrana. Della poetessa in questione - stiamo postando una sua opera sul numero in uscita di Isola Nera - voglio segnalarti in particolare questa lirica. Buon lavoro sempre. Giovanna Mulas
Quale gioventù
Quale gioventù mi si pretende, a me che ho visto la miseria umana negli occhi suoi vitrei, che ho sentito gemiti e grida d?aiuto da un lettino d?ospedale, che mordendo le lenzuola ho trascinato i miei dolorosi pensieri dietro un sorriso forzato perché chi mi amasse ne avesse conforto.
Quale comprensione mi si chiede, a me che ho sanguinato speranza e sperato di non sanguinare più, a me che una rabbia silenziosa ha tolto la pietà per le vostre frivolezze, lasciandovi soltanto a me una cinica, irriverente constatazione.
Quale gioventù mi si pretende, a me che mi è portata via la vita mia migliore, la forza di sollevare il mondo con un sogno, lasciandomi la realtà amara di questa fragile esistenza.
Tratto da Attimi d abisso
Martedì, 14 ottobre 2008
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