E abbatterai pareti, che dividono il tuo Io, in tante stanze piene, di rifiuti e Dio. E guarderai la strada, che prendi per viaggiare, scrutando lorizzonte ed ingoiando il mare. E senza lenti o scudi, sorpreso ed infantile, vedrai pianti e sorrisi, cercando paradisi. A braccia spalancate, raccoglierai Amore, fondendo la tua anima a gocce di sudore. E allora sentirai, il canto della Vita, che ammalia e ti tradisce, esalta e ti ferisce. Un attimo soltanto, uno scoccare dore, il cielo si è fermato, il vento ha già cessato.
Giovedì, 25 ottobre 2007
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