Ringraziamo Gina Abbate per averci inviato questo resoconto di una iniziativa per la pace tenutasi a Merano lo scorso 18 settembre 2008.
Camminare, in un tempo in cui utilizziamo i più vari mezzi per spostarci, è un gesto bello, significativo, di cui riscoprire il gusto. Camminare con altre persone, di culture ed espressioni religiose diverse è un fatto nuovo che abbellisce ancora di più la propria città. Così Merano, la sera di giovedì 18 settembre ha visto un corteo insolito: una piccola fiumana di uomini e donne, ragazzi e anziani che in modo silenzioso percorrevano le sue vie centrali, con qualche bandiera della pace e qualche cartello in italiano e tedesco, alcuni piccoli lumi passati di mano in mano, tutto per dare lidea del significato: insieme le religioni per la pace. Le tappe in cui ci si soffermava erano i luoghi di culto delle diverse espressioni religiose presenti da lungo tempo,da poco più di un secolo o da qualche anno nella nostra città: la sinagoga ebraica, unica nella regione, la chiesa luterana evangelica, il duomo della chiesa cattolica, la sala di preghiera islamica, il tempio buddista. Nel corso di un paio dore ci si è soffermati in questi diversi luoghi, accolti da qualche rappresentante delle rispettive comunità che dava il benvenuto e leggeva qualche passo di un testo significativo per la propria tradizione religiosa. Un modo semplice per dare vita nel locale a quell anelito, molto più ampio, che unisce persone, gruppi , realtà di diverse provenienze , tradizioni ed espressioni religiose, nella prospettiva che oggi chiamiamo ecumenismo e dialogo interreligioso. E una via di pace fondamentale. Non bastano le grandi assemblee, quale quella di Assisi nel 1986, che pure hanno segnato fortemente lapertura a questo cammino: sono di vitale importanza piccoli gesti nel locale , con il loro evidente simbolismo, quale il camminare insieme, per costruire una cultura di pace contro il razzismo strisciante o prorompente che si insinua là dove manca il guardare laltro negli occhi e lascoltarlo. Nella nostra piccola città cè stato un grande avvenimento che fa parte di quellinsperabile che pure a momenti può tradursi in realtà: musulmani che entravano in sinagoga, ebrei accolti nella sala islamica. Laccoglienza reciproca è un percorso a cui sembrano chiamate tutte le espressioni religiose. Passi di pace è un segno, una promessa, un impegno. Dopo questavvenimento camminerò ancora più volentieri per le vie della mia città!
Gina Abbate Merano 20.09.08
Mercoledì, 22 ottobre 2008
|