PREMESSA AD UN INVITO
Perché la Casa per la Pace a Palmi
Perché i contributi al futuro di un mondo destinato ad evolvere anche oltre langusta globalizzazione…devono provenire da quanti hanno cose nuove ed importanti da dire, cose decisive come quelle che da questa terra hanno, in altri tempi, indirizzato al mondo uomini della grandezza di Gioacchino da Fiore, Tommaso Campanella, Domenico Antonio Cardone e di cui noi oggi non possiamo che farci tramite… E… non fu casuale limpegno di Dolci per la Calabria, non la sua presenza a Palmi, il suo amore per questa terra…
…costruire dentro questo paesaggio, tra la vista del mare e il complesso della Casa della Cultura un ambiente, un oggetto, unarchitettura che dica con parole semplici, con un linguaggio chiaro e suggestivo, usando tecniche costruttive antiche, materiali naturali, della possibilità di costruire un mondo pacifico e giusto, una vita organica per tutti.
Lucio C. Giummo Architetto progettista della Casa per la Pace “D. A. Cardone”
LIMPEGNO DELLASSOCIAZIONE CASA PER LA PACE “D. A. CARDONE”
La nostra Associazione è nata per ricordare il Filosofo di Palmi, candidato al Premio Nobel per la Pace del 1963 e per promuovere la cultura della pace e della nonviolenza. E nel clima della sua fervida attività di questi anni che è stata concepita lidea del TEMPIO PER LA PACE, in continuità con il Progetto della “Casa per la Pace”.
Il 25 agosto scorso lAssociazione ha ospitato un incontro regionale dei gruppi nonviolenti, in vista del XXII Congresso Nazionale del Movimento Nonviolento che avrà luogo a Verona dall1 al 4 novembre prossimo. In quella occasione sono stati presentati due documenti: uno, per aderire al documento della rivista “Azione nonviolenta” per la messa al bando delle armi atomiche, ricordando limpegno di pensiero e di opere del nostro Filosofo; un altro “Per l11 settembre di Gandhi”.
Questo documento riprendeva una proposta avanzata dal nipote diretto di Gandhi, Arun Gandhi, nel convegno che ha avuto luogo a Pisa dal 9 all11 settembre dellanno scorso, per ricordare il centenario della nascita della nonviolenza moderna.
“PER L11 SETTEMBRE DI GANDHI”
Arun Gandhi ha scritto: In ossequio a ciò che Gandhi ci insegnò, noi possiamo osservare l11 settembre come giorno di preghiera per la pace e larmonia. …Gandhi comprese più di un secolo fa che noi uomini abbiamo fatto delle religioni un fattore di divisione, nocivo alla pace e allarmonia. Come ragazzo cresciuto con il nonno, lo ricordo dire che “la religione è come scalare una montagna”. Se noi stiamo cercando di raggiungere tutti la stessa cima perché dovremmo questionare con coloro che cercano di arrampicarsi da un versante della montagna diverso dal nostro? Quando interrogato, egli soleva dire che era nello stesso tempo un indù, un musulmano, un cristiano, un buddista, perché rispettava tutte le religioni e prendeva le pepite di saggezza presenti in ciascuna, per accrescere la sua comprensione di Dio. Il possesso conduce allarroganza e alla mancanza di rispetto verso gli altri, mentre la ricerca induce rispetto e umiltà. …Io propongo che la nazione decida di celebrare l11 settembre 2006 e ogni successivo 11 settembre, come giornata di preghiera per la pace e larmonia. …Inoltre propongo che le comunità, ciascun gruppo di vicinato, rione o città, organizzino una preghiera ecumenica con le diverse fedi per invocare la pace e larmonia, alla maniera di Gandhi. Dal tempo della mia adolescenza io posso ricordare che le preghiere di Gandhi si tenevano, ogni mattina e ogni sera, in luoghi aperti o in saloni neutri, dove non erano in mostra simboli di alcuna religione. Al massimo ci poteva essere una candela accesa e tutti, radunati in assemblea, potevano cantare insieme le preghiere di ciascuna delle maggiori religioni mondiali. Possiamo noi ripetere ciò? (“La dualità dell11 settembre”, in “Quaderni Satyagraha”, L11 settembre di Gandhi. La luce sconfigge la tenebra, n. 12)
ATTUALITA DEL PENSIERO PROFETICO CARDONIANO
Il pensiero profetico cardoniano di un “autentico ecumenismo” rivela sempre più la sua attualità. E un pensiero che tende a farsi preghiera. Il bisogno religioso è un bisogno comune a tutti gli uomini. Come anche il bisogno della pace. Ma la pace rappresenta una sfida per le religioni. “Non ci sarà pace mondiale senza pace religiosa”.
Accogliamo la proposta di Arun Gandhi. Come in altre città italiane, nella Città di Palmi, che vuole essere “Città per la Pace”, organizziamo un incontro di preghiera ecumenica per la pace sul Monte S. Elia, davanti al Monumento a Domenico Antonio Cardone, uno dei luoghi simbolici della nostra Città, per il prossimo 11 settembre, alle ore 17.
Palmi, 5 settembre 2007
Sabato, 08 settembre 2007
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