Prendere le impronte digitali ai bambini ROM è una misura barbara e razzista. Assumere i bambini innocenti e deboli come nemici è il segno di un disegno autoritario, vera metastasi del crepuscolo della democrazia. Di più: ogni discriminazione alimenta paura, odio e insicurezza, esattamente il contrario degli obiettivi retoricamente annunciati.
Il censimento di una minoranza etnica in nome della sicurezza di tutti è solo un alibi per discriminare e reprimere: la storia plurisecolare insegna che censire le minoranze è sempre preludio di ghettizzazione, detenzione, caccia alluomo, massacri, sterminio.
I diritti delluomo, di tutti gli uomini, non possono essere delimitati dai confini geografici, dalla lingua, dalla religione, dai costumi, dallorientamento sessuale.
La sicurezza è accoglienza, scuola, casa, sanità, lavoro per chiunque, ROM o cittadino italiano. La sicurezza è certezza del diritto, del lavoro e sul lavoro. Affermare tali diritti per una minoranza o per lo straniero è una battaglia di civiltà per tutti.
Dalla Dichiarazione universale dei diritti delluomo (ONU, a. 1948, artt. 1 e 2): « Articolo 1 - Siamo tutti liberi ed uguali Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2 - Non discriminare a) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
b) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico internazionale del paese o del territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. »
Quaderni irpini, Gesualdo (AV)
Luned́, 30 giugno 2008
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