Rom , tagli alla giustizia , indulti , grazia ai terroristi : quale sicurezza ?

di Rico Guillermo

Riprendiamo questo articolo dal sito www.osservatoriosullalegalita.org


RITENGO che le vere motivazioni che spingono a prendere le impronte ai Rom emergano da diverse contraddizioni nelle misure volute o votate dagli stessi che hanno proposto il provvedimento. Le stesse contraddizioni mostrano come la sbandierata volontà di affrontare l’ipotetica emergenza sicurezza sia solo una scusa di facciata ed un contentino all’elettore.
Per cominciare, i tagli ai finanziamenti per le forze dell’ordine e per la giustizia. I fondi erano già pochi prima e li si taglia ulteriormente. Come si può parlare di più sicurezza se non si mette in condizione di operare su questo fronte chi deve farlo quotidianamente?
Un altro segnale è il voto dato all’indulto anche da Forza Italia, con il quale si sono rimandate a casa le persone che commettevano reati con pena inferiore a tre anni, nonchè il patteggiamento allargato varato proprio dalla destra nel precedente governo Berlusconi, con cui si è data la possibilità a chi avesse commesso piccoli reati di patteggiare la pena.
Ora, cosa si imputa ai Rom? Gli omicidi e gli stupri commessi da Rom sono molto rari (nonostante si continui a martellare sul caso Reggiani). In base all’indagine Eures-Ansa 2005, la maggior parte degli omicidi in Italia avviene in famiglia, la mafia uccide solo per il 24% (146 omicidi sui 601 dell’anno) e la criminalità comune solo per il 15,2%. Sono solo 4 (meno dell’1%) le vittime della criminalità organizzata straniera. Viceversa gli stranieri uccisi rappresentano quasi il 20% delle vittime.
Quanto agli stupri, i dati ISTAT 2006 indicano che in Italia gli stupri e i tentati stupri sono commessi più frequentemente da amici (23,8%), conoscenti (12,3%), fidanzati o ex fidanzati (17,4%), mariti o ex mariti (20,2%), e solo in minima parte da estranei (3,5%). Inoltre solo il 21% delle violenze sessuali avviene per strada e il 14% in auto, per il resto, a casa propria o di amici e parenti. E’ evidente dai dati che gli stupri da comunitari, extracomunitari e Rom costituiscono una esigua minoranza.
D’altra parte il rapporto sicurezza 2007 del Viminale rileva che fra i reati commessi da stranieri i borseggi furti con destrezza sono il 70% (ricordiamo però che il 50% circa dei Rom sono Italiani). Perciò ai Rom si possono imputare soprattutto furti e borseggi (e i bambini rom in particolare non commettono certo omicidi e stupri), cioe’ reati puniti con pene modeste.
Quindi a che serve prendere le impronte se i Rom che delinquono - ammesso che siano arrestati dalle forze dell’ordine prive di mezzi adeguati e presumibilmente con altre priorità, come omicidi, mafia e traffico delle persone - non resteranno in carcere (o nelle strutture correzionali minorili) in base alle leggi (indulti, patteggiamenti, etc) volute da questa maggioranza?
Serve solo a discriminare.
Se occorresse un’ulteriore conferma delle reali motivazioni che stanno dietro ai contenuti del provvedimento "per la sicurezza", basti pensare alla promessa di Berlusconi a Sarkozy di spendersi per la grazia a Marina Petrella, una terrorista condannata per omicidio e che non ha mai scontato la pena, fuggendo in Francia.
Ma come, si prendono le impronte ai bambini Rom per qualche furtarello e si pensa di graziare chi ha ucciso premeditatamente imbracciando il mitra contro lo Stato e contro cittadini inermi che avevano il solo torto di pensarla diversamente da lei?
Credo che qualcuno si dovrebbe vergognare per la sua proposta sulle impronte ai Rom e che i cittadini che sostengono la bontà della misura dovrebbero riflettere un pò di più prima di credere agli slogan propagandistici che fano leva semplicemente sul pregiudizio.



Mercoledì, 16 luglio 2008