Roma, 12 maggio 2008 (NEV-CS23) - Di fronte alle voci reiterate di possibili provvedimenti governativi urgenti sullimmigrazione, il pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ci ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Seguo con grande preoccupazione e perplessità le indiscrezioni circa possibili nuove misure contro limmigrazione clandestina. Alcune delle ipotesi ventilate sono assurde e inefficaci. In primo luogo la caccia alle imbarcazioni cariche di possibili migranti non può avvenire fuori dalle acque territoriali del nostro paese senza gravi ripercussioni internazionali. In secondo luogo leventualità di una configurazione dellimmigrazione clandestina come reato rischierebbe di riempire le nostre carceri senza risolvere il problema del rimpatrio dei clandestini. Riteniamo inoltre che qualsiasi misura che scoraggi limmigrazione regolare finirebbe per aggravare il fenomeno della clandestinità gestito dalle mafie. In realtà crediamo che sarebbe necessario agevolare gli ingressi per ricerca di lavoro condizionandoli a un eventuale rimpatrio qualora il lavoro non fosse trovato nei tempi necessari. Ci preoccupa inoltre che eventuali limitazioni allingresso dei famigliari di immigrati regolari finissero con il ridurre le possibilità dellassunzione di persone adatte a servizi sociali fondamentali, come quello delle badanti, che non possono certo essere assunte senza una conoscenza diretta o senza la garanzia di persone note. Infine nel momento in cui nella politica internazionale si sente di più il bisogno di una coesione dellUnione Europea ci paiono inopportune, oltre che ingiuste perché generalizzate, iniziative per limitare gli ingressi di cittadini di nazioni membro dellUnione stessa. Riteniamo invece che il modo per rassicurare i cittadini sulla loro sicurezza sia garantire la certezza della pena per chi delinque e velocizzare i relativi processi, sia che si tratti di italiani che di stranieri.”
Martedì, 13 maggio 2008
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