COMUNICATO STAMPA 17 luglio2008 ROM, FIRENZE: ARRESTATI DONNA E DUE RAGAZZI CON LACCUSA DI “FURTO AGGRAVATO” DOPO AVER COMPRATO UN CELLULARE DA UN ABUSIVO GRUPPO EVERYONE: “CHIEDIAMO LIMMEDIATO RILASCIO DELLA DONNA E IL RIAFFIDAMENTO DEI RAGAZZI ALLE LORO FAMIGLIE”. IL FIGLIO DELLA DONNA: “SE NON LI RILASCIANO, MI DARO FUOCO”
Dinarca Petrache, rom romena assistita dal Gruppo EveryOne e dallassociazione LAurora onlus di Firenze, è stata fermata ieri, 16 luglio, nel tardo pomeriggio, da una volante della Polizia di Stato in Piazza San Marco a Firenze subito dopo aver acquistato, in compagnia del figlio adolescente Comitet Stanescu e del cugino di questultimo, Ionlel Coplea, un cellulare da un venditore abusivo alla cifra di 15 euro. Laccusa mossa dagli agenti ai tre - riferita al legale dellassociazione LAurora dagli Inquirenti - è quella di “furto aggravato”. La donna è stata subito condotta al carcere di Sollicciano, in attesa di essere giudicata con rito direttissimo questa mattina, presso il Tribunale penale di Firenze in Piazza San Martino 2 alle ore 9. I due ragazzini, rispettivamente di 14 e 16 anni, sono invece stati portati presso il Tribunale dei Minorenni, in via Orti Oricellari, in attesa di essere probabilmente trasferiti presso il Centro Sicuro di viale Corsica, struttura per minorenni gestita dal Comune di Firenze. Il figlio di Dinarca, Dragos Stanescu, minaccia il suicidio: “Se non rilasciano mia madre e i ragazzi, mi darò fuoco in piazza San Martino, davanti al tribunale. Senza di loro la mia vita non ha senso”. “Quello che Dinarca ha subito, altro non è che un procedimento persecutorio che va stigmatizzato dagli organismi europei e internazionali sui diritti umani” afferma Matteo Pegoraro, leader con Roberto Malini e Dario Picciau del Gruppo EveryOne. “Riteniamo infatti che non solo siano stati violati gli elementari diritti dellindividuo, procedendo a un rito per direttissima che toglie allimputata ogni diritto al contraddittorio, ma soprattutto che siano stati lesi i diritti dei due minori, che si sono visti arrestare come due criminali e condotti presso le strutture del Tribunale dei Minori, con lobiettivo quasi certo di essere tolti alle famiglie con uniniqua sentenza per essere affidati ai Servizi Sociali. Consideriamo questultima” continua Pegoraro “una vera e propria sottrazione di minori alle famiglie, che si vedono strappare dalle braccia gli unici beni preziosi rimasti loro. Latteggiamento delle istituzioni fiorentine e di gran parte delle città dItalia” prosegue lattivista “lo conosciamo bene: solo a Firenze, sono molti infatti i casi di minorenni rom strappati dalle braccia dei genitori solo perché, a causa della discriminazione, questultimi non possono avere una casa e tanto meno un lavoro. Figli che passano prima dal Centro Sicuro del Comune, poi vengono affidati ai Servizi Sociali presso alcune comunità e infine dati in affidamento a famiglie italiane, contro la loro volontà e con la disperazione dei famigliari, impotenti di fronte ai decreti del Tribunale dei Minori e allarroganza delle forze di Polizia. Stiamo acquisendo diverso materiale su casi analoghi a quelli fiorentini, registratisi a Roma, Napoli, Lecce, Rimini, Fano, Milano e tanti altri centri; presto presenteremo il dossier in un esposto alla Commissione Europea e allufficio dellAlto Commissario per i Diritti Umani a Ginevra, chiedendo un intervento urgente sulla questione. La cosa che sconcerta” conclude Matteo Pegoraro di EveryOne “è che la disponibilità da parte della Questura di risolvere costruttivamente la questione sia stata pari a zero. Avevamo richiesto un appuntamento urgente con il Questore o un suo funzionario per cercare di arrivare a una soluzione pacifica, maci è stato detto di andarcene e chiamare lindomani lufficio di segreteria”. Il Gruppo EveryOne, che ha allertato dellaccaduto leurodeputata rom Viktoria Mohacsì al fine di sollecitare unazione del Parlamento Europeo, chiede per le prossime ore un incontro urgente con il Questore di Firenze, il Prefetto, il Presidente del Tribunale dei Minori e il dirigente della Sicurezza Sociale del Comune, al fine di chiarire la questione e assicurarsi che i due ragazzi vengano restituiti nellimmediato alle famiglie e che la donna venga rilasciata. "Nel frattemo," dichiarano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, "abbiamo ottenuto un incontro con il PM e con il magistrato che deciderà il futuro di unintera famiglia, colpevole di aver acquistato un cellulare da un venditore ambulante. E incauto acquisto, non certo furto aggravato! Ci auguriamo che non si cerchi ancora una volta un pretesto per togliere due minori ai loro genitori. Vi sono molti interessi, purtroppo, intorno ad affidi e adozioni ed è solo a causa della discriminazione che i Rom non vengono tutelati contro queste inique procedure, che favoriscono comunità private e famiglie italiane benestanti. Nello scorso mese di marzo, a Rimini, una giovane madre Rom si è vista togliere Francesca, una bimba nata da pochi giorni, solo perché è stata sorpresa in un bar mentre sorseggiava una birra leggera. E cosa nota che la birra contiene vitamina C (acido ascoirbico) e che, dopo la gravidanza, la vitamina C serve per fissare il ferro. Il consumo moderato di birra durante la prima maternità, da parte di soggetti che non possono permettersi lacquisto di vitamina C in compresse o bustine, è consigliato dai medici. Nel caso della giovane Rom Lucretia Stanescu, al contrario, è stato considerato dai serviuzi sociali di Rimini e dal Tribunale di Bologna un motivo sufficiente per sottrarle definitivamente la figlia ed espellerla dallItalia, conducendola in uno stato di disperazione che ogni giorno le fa pensare al suicidio".
Per ulteriori informazioni: Gruppo EveryOne Tel: (+ 39) 334-8429527 - (+ 39) 331-3585406 www.everyonegroup.com info@everyonegroup.com
Giovedì, 17 luglio 2008
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