«QUANDO offro del cibo a un povero mi chiamano santo. Quando domando perché il povero non ha cibo mi chiamano comunista», diceva larcivescovo brasiliano Dom Helder Camara. Nellaprile 2005 le chiese hanno realizzato insieme alla società civile dei gruppi sul commercio giusto coinvolgendo 10 milioni di persone in 80 Paesi. Il primo grande evento globale che chiamava a far diventare storia la povertà. Questanno il calendario - studiato in collaborazione con la campagna per il giubileo e la settimana globale contro il Debito e le istituzioni finanziarie internazionali - sarà così articolato: il 15 ottobre è il giorno per «ergersi contro la povertà», promosso dalla «Chiamata allazione contro la povertà» (lorganizzazione mondiale che si prefigge di far diventare storia la povertà). Il 16 è la giornata mondiale del cibo. Il 17 è la Giornata internazionale per lo sradicamento della povertà. Il 19-21 si svolge lincontro annuale congiunto della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale. Diceva Martin Luther King Jr: «La vera compassione è qualcosa di più di gettare una moneta a un mendicante; essa ha a che vedere con il fatto che un edificio che produce mendicanti deve essere ristrutturato». Contrariamente a quanto i media diffondono, la globalizzazione ha aumentato la fame attraverso il dumping sociale, la concentrazione economica, limposizione degli Ogm, la desertificazione e lalterazione dei cicli vitali dellacqua e del carbonio. È di questi giorni la notizia che in Sardegna fra le 5000 e 7000 aziende agricole e pastorali sono con la vendita allasta al secondo o terzo incanto. Non è più crisi, è semplicemente un disastro che coinvolge la vita di decine di migliaia di persone. Agricoltori, pastori, braccianti sono ridotti alla disperazione. I principali protagonisti di questa storia sono Monsanto, Du-Pont, Syngenta, Limagrain per la produzione di semi, fertilizzanti e pesticidi; Cargill, ADM, Tyson Foods, Bunge per la trasformazione del raccolto; Ne-stlé, Kraft, Unilever, PepsiCo per la produzione di alimenti; Walmart, Carrefour, Metro e Tesco per la distribuzione. Che cosa possiamo fare dallOccidente sazio e bulimico? Una rivoluzione dei consumi in termini di volumi, composizione e provenienze prendendo sul serio il diritto alla sovranità alimentare e opponendo resistenza alla diffusione di Ogm sia in forme individuali attraverso le scelte di consumo sia in forme organizzate come ladesione alla campagna «www.liberidaogm.org» promossa dalla Coalizione «Italia Europa - Liberi da Ogm» (un vasto schieramento costituito dalle maggiori organizzazioni degli agricoltori, del commercio, della moderna distribuzione, dellartigianato, della piccola e media impresa, dei consumatori, dellambientalismo, della scienza, della cultura, della cooperazione internazionale, delle autonomie locali). Il materiale prodotto da Ecumenical advocacy alliance (www.tradeweek.org) offre spunti e materiali per le chiese che volessero realizzare marce, petizioni, culti, campagne, mostre, lobbies, magari in collaborazione con organizzazioni laiche. Dare corpo alla Confessione di Accra vuol dire coraggiosamente smettere di legittimare la politica di potenza armata nei confronti del Sud allo scopo di non perdere terreno in quei rapporti di forza che consentono di tenere bassi i costi dellenergia e delle materie prime affamando e assetando chi intralcia la nostra razzia. Il presente articolo è tratto da Riforma - SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI Anno 143 - numero 39 - 12 ottobre 2007. Ringraziamo la redazione di Riforma (per contatti: www.riforma.it) per averci messo a disposizione questo testo
Mercoledì, 17 ottobre 2007
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