Roma (NEV), 28 maggio 2008 - Tra le tante associazioni gay che hanno espresso la loro solidarietà a Christian Floris, conduttore di Radio Deegay.it, malamente aggredito nella notte di venerdì 23 maggio, cè anche la Rete evangelica fede e omosessualità (REFO). In un comunicato diffuso il 25 maggio, la REFO esprime “viva preoccupazione per il clima di omofobia, transfobia e xenofobia venutosi a creare in Italia a seguito di una degenerazione civile che fa della violenza il perno del proprio linguaggio”. La caccia al diverso, prima ancora che essere di alcuni estremisti, per la REFO, è oggi “la maniera naturale di esprimersi da parte di una classe politica e di un sistema sociale”. La denuncia della REFO va proprio contro lipocrisia di questo stesso sistema: “Chi enuncia la difesa di principi cristiani a fondamento della propria società e scatena la violenza contro i più deboli è nemico delletica del vangelo”, si legge nel comunicato. La REFO invita la società civile a “non lasciarsi intimidire” da episodi del genere, e a levare “la propria voce di dissenso, ricordando ovunque i principi dellaccoglienza, della tolleranza, della condivisione e della difesa dei diritti per chi vive ancora situazioni di emarginazione nella nostra società”. Di questo, ed altro, si parlerà anche sabato 31 maggio a Vasto (Ch), in occasione di un incontro-dibattito promosso dalla REFO con il tema “Identità: istruzioni per luso”. Con la partecipazione di Giorgio Rainelli, Massimo Abate, Gianna Sciclone. Costituita nel 1998 a Roma, la REFO è una rete di credenti evangelici che intende lavorare per laccoglienza di persone omosessuali nella chiesa e nella società, e per approfondire la riflessione tra fede cristiana e sessualità (www.refo.it).
Venerdì, 30 maggio 2008
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