La Stampa 16 ottobre 2008
Caro direttore, i vescovi, pronunciandosi contro leutanasia, nel messaggio per la Giornata per la vita, si sono appellati al fatto che "la vita umana è un bene inviolabile e indisponibile". E lo stesso principio cui si appellano anche i non credenti contrari alleutanasia. La Chiesa, in proposito, alle volte si richiama a versetti dellAntico Testamento, dove si possono anche trovare concetti in contrasto col Vangelo, ma non fonda mai la sua posizione sul Vangelo stesso. Quando parla di eutanasia, non fa mai riferimento al Signore del Vangelo. E un motivo cè. Leutanasia, praticata su persone soggette a sofferenze insopportabili, risponde pienamente al comandamento dellamore verso il prossimo; ovviamente qualora il suo fine sia unicamente il vantaggio del malato. Di contro, latteggiamento di colui che davanti alla sofferenza più atroce, preferisce lavarsene le mani (se non interviene Dio, perché mai dovrei intervenire io?), non risponde al comandamento fondamentale di Gesù. Non è umano.
Elisa Merlo
Lunedì, 20 ottobre 2008
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