Lettera
Meglio fichi in faccia che mele...

di Attilio Doni

Caro direttore, ho il ricordo vago di una storiella che leggevo da piccolo alle elementari in un libro intitolato "Sol di maggio". Un servo, per ordine del padrone doveva portare in dono ad un signore un cesto di bellissime mele. Però, non so per quale motivo, riempì il corbello di fichi maturi, anziché di mele. Forse preferì tenerle per sé. Ma il signore non gradì il dono, o perché i frutti non eran belli, oppure perché non gli piacevano, oppure perché aveva in antipatia il donatore; certo è che per celia o per dispetto fece legare il poveretto ad un albero, ordinando ai domestici di bersagliarlo con i fichi recati in omaggio. Il servo però non se la prese, ed anzi ogni volta che riceveva un fico in faccia, sorrideva ed esclamava: «Meno male che non son pomi!». La storiella mi è tornata in parte alle mente leggendo la notizia della contentezza di Salvatore Cuffaro per essere stato condannato solo a cinque anni di reclusione per semplice favoreggiamento, e non per favoreggiamento mafioso: meglio ricevere in faccia dei fichi anziché delle mele.

Attilio Doni



Domenica, 20 gennaio 2008