Pur confermando quanto ho avuto modo di dire in precedenza circa laspetto etico di questa tragica condizione di Eluana, la notizia dellaggravarsi delle sue condizioni di salute, non riesce a rattristarmi. Certo non può esserci gioia, ma non cè nemmeno il senso tragico dellineluttabile. Negarle cibo e acqua per indurre la morte, la consideravo una crudeltà, ben diversa dalla sospensione dellaccanimento terapeutico che indusse la morte di Welby. In questo aggravarsi della situazione, estranea peraltro al deficit precedente, non riesco a non vedere la mano della Divina Provvidenza, che viene in soccorso degli uomini, assolutamente incapaci di capire e, quindi, di agire consequenzialmente , risolvendo a monte quello che noi, strumenti inutili di una inutile intelligenza, non avremmo mai saputo risolvere. Eluana parte per il suo sponsalizio...che Dio laccompagni ed abbia pietà di noi che restiamo. Rosario Amico Roxas
Domenica, 12 ottobre 2008
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