Questo articolo esamina le conseguenze che la tratta degli schiavi ha avuto e ha tuttora sullAfrica: ben documentato, preciso quanto lo si può essere in una materia che conta gli schiavi, vivi o morti, con centomila come unità di misura minima. Europei furono coloro che ne fecero commercio. LEuropa lo ha dimenticato, seppellita comè nella voragine della superficialità televisiva, ignorante della sua stessa storia, fiera della civiltà, della sua civiltà, regalata al mondo intero. Se dico di provare dolore e vergogna cado nel patetico, ma se qualcun altro rifletterà sul suo essere europeo allora saremo in due a farlo.
Conseguenze sullAfrica della tratta negriera La tratta dei negri ha avuto importanti conseguenze sul Continente nero, tanto sulla sua demografia quanto sulle sue strutture e sul suo sviluppo economico. Il presente ne porta le tracce. di Louise Marie Diop-Maes, Docteure dEtat [ndt.: il più alto dei 4 gradi di dottorato francesi] in Geografia umana, autrice di “Africa nera, demografia, suolo e storia, Presenza africana”, Ed. Khepera, Dakar-Paris, 1996. Da Le Monde Diplomatique, novembre 2007 (traduzione dal francese di José F. Padova) Nel XVI secolo in gran parte delle regioni dellAfrica subsahariana esistevano città rimarchevoli per lepoca (da sessantamila a centoquarantamila abitanti o più), grandi villaggi (da mille a duemila abitanti), sovente nellambito di regni e imperi organizzati molto bene, e anche territori con un habitat disperso ma denso. Questo rivelano le vestigia e gli scavi archeologici e anche le fonti scritte, tanto straniere (arabe ed europee, anteriori alla metà del XVII secolo) come interne (cronache autoctone redatte in arabo, lingua della religione, come lo era il latino in Europa). Agricoltura, allevamento, caccia, pesca, artigianato molto diversificato (metallurgia, tessitura, ceramica, ecc.), navigazione fluviale e lacustre, commercio a medio e largo raggio, con monete particolari, erano molto sviluppati e attivi. Il livello intellettuale e spirituale era analogo.......
JFPadova
Lunedì, 10 dicembre 2007
|