28 febbraio 2008 Era impressionante ieri, alla penultima seduta del Senato vedere al banco dei relatori in perfetta sintonia il sen.Tonini ex Margherita e il sen. De Gregorio ex molte cose ma sempre di destra, vicini e concordi su tutto. Si trattava delle missioni militari allestero e del Kossovo. Io forse ero ancor più colpita, dato che con De Gregorio ho avuto un "incidente di percorso" allinizio della legislatura, ma insomma il futuro assetto da grande coalizione era già visibile, non solo per la vicinanza fisica, ma soprattutto per lidentità politica. Corretto e come sempre approvabile e informato nelle repliche il viceministro degli esteri Intini che ha persino citato come interessante la proposta di comperare in Afghanistan il raccolto del papavero da oppio, per venderlo alle industrie farmaceutiche: la coltivazione del papavero si è decuplicata negli anni della guerra. Sul Kòssovo ha cercato di difendere debolmente la posizione di DAlema, indifendibile per lassoluta subalternità allamministrazione Bush persino quando sta per cadere, ribadendo invece che per lEuropa è essenziale recuperare un buon rapporto con la Serbia e non isolare la Russia circondandola di paesi ex-satelliti, fatti diventare ostili e minacciosi (scudo spaziale e Polonia). Con la dichiarazione unilaterale di indipendenza il Kòssovo, diventato Kossòva si trasforma in un minuscolo stato etnico (poco più grande dellUmbria) che non ha risorse, tranne la prostituzione e il vivace commercio della droga, e che deve mettere in piedi una politica di diritti civili per la minoranza serba e albanese non kosovara. La notizia più allarmante è che il piccolo stato ospita la più grande base militare americana al mondo fuori dei confini USA.
Molto meno approvabile, invece laltro sottosegretario presente, Forcieri della Difesa, ancor più a destra di De Gregorio. Forcieri è un guerrafondaio che si tratteneva, ma si vede che ora si sente libero di dispiegare tutto il suo militarismo: si è detto favorevole ad "adeguare" la Costituzione italiana per fare un nuovo modello di difesa ed essere tra i primi in Europa a fare il balzo verso un armamento più pesante e addestramento più aggressivo. Quando dicevo che era indispensabile un convegno sul concetto di difesa, ci avevo preso. Riprenderemo il discorso.
Oggi poi discutendo con Luis del Roio il nostro compagno senatore brasiliano gli esponevo alcune idee che ho sullEuropa neutrale e sul non allineamento dellAmerica latina, che potrebbero essere un disegno geopolitico di un certo interesse e potrebbero portare a una riforma delle N.U. Si è mostrato interessato e anche -compatibilmnete col fatto che nessuno di noi sa dove finirà- si è detto disposto a pensare a qualche gruppo di riflessione in argomento.
Domattina sarò alla sede nazionale di Rifondazione per la questione delle candidature, vi racconterò subito. Intanto sono molto contenta che a Rosangela Pesenti sia stata fatta la proposta di candidatura credo da Sinistra democratica di Bergamo per la Sinistra Arcobaleno. Benissimo, incrociamo le dita.
Oggi il fondo del Corriere era molto interessante già dal titolo: "Non cè nessun voto inutile" che avevo previsto sarebbe uscito, ma non credevo così presto e tanto chiaramente . Dopo aver fatto un elogio sperticato al bipartitismo che è allorizzonte con grande velocità, larticolista continuava dicendo che però anche un bel centro non si può considerare inutile, e a questo punto anche la Sinistra diventa utile, almeno per sostenere simmetricamente lallargamento al centro: sicchè i voti utili sono quelli per Veltroni e Berlusconi , ma anche per Casini e area Rosa bianca, e infine per la Sinistra arcobaleno. Noi ci doveva includere, ma ci fa comunque gioco. La ragione vera è che -come avevo accennato- la Cei non ha ancora deciso se vuole una denominazione cristiana e i cattolici politicamente riuniti o non cè concordia tra tutti i vescovi e cardinali e comunque la Chiesa non può sperare che tutti i cattolici si riuniscano in un solo partito, dato che anche Berlusconi e Fini difenderanno i loro cattolici. Coraggiose e di buon senso le parole di Bindi e Parisi che non vogliono correnti cattoliche nei partiti e comunque non nel PD.
Giovedì, 28 febbraio 2008
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